A Montalbano botta e risposta tra Movimento 5 Stelle e amministrazione comunale sulla questione bilancio

comune montalbano

Botta e risposta, a Montalbano Jonico, tra il Movimento 5 Stelle e l’amministrazione comunale circa la questione dei debiti presenti nel bilancio del comune ionico.

“E’ cronaca quotidiana  – scrivono i grillini montalbanesi in una nota stampa – quella di milioni di debiti del Comune che vengono a galla, come per magia, dalle segrete del municipio, eredità della giunta Devincenzis e, aggiungiamo noi, di chi ne era all’opposizione.

Terrorismo mediatico della nuova giunta, per giustificare l’aumento dell’imposizione fiscale che sta preparando, puntando il dito e addossando responsabilità solo e soltanto verso l’amministrazione precedente, artefice delle spese allegre a cui abbiamo assistito in questi ultimi anni.

L’attuale sindaco Piero Marrese, insieme a Giuseppe Di Sanzo suo vice, Ines Nesi, attuale assessore, e Franco Gioia, presidente del Consiglio comunale, dimenticano, però, che fino a qualche settimana fa occupavano i banchi dell’opposizione e avevano l’obbligo e il dovere di morale di adempiere al loro mandato principale: il controllo e la vigilanza sull’operato di chi amministra. Al contrario, hanno aspettato di essere al governo cittadino per ergersi a paladini dell’onestà, e, a suon di proclami, voler sanare il disastro economico in cui versa, ormai da anni, la nostra cittadina. Sanare a spese dei contribuenti montalbanesi e non perché sono bravi a risparmiare o a trovare soluzioni alternative, visto che non sono stati capaci nemmeno di ridursi come si deve le indennità di carica, ridotte appena del 10%, un obolo vero e proprio. Se il paese è così indebitato, forse deve partire proprio dall’esecutivo il buon esempio, azzerando integralmente lo stipendio pubblico.

Per il M5S, Marrese & soci non potevano non sapere e, se non sapevano per davvero, allora, è incompetenza bella e buona.

Noi abbiamo più e più volte ribadito il concetto in campagna elettorale: la casa comunale non ha i conti in ordine, questo significa imposizione fiscale ai massimi, IMU al 10.60 per mille, anche per i terreni agricoli, TASI al 2.5 per mille, addizionale Irpef 0.8 per cento, aliquote che potrebbero anche aumentare visto il dissesto e l’allegra conduzione del bilancio.

Conti non in ordine tanto da determinare, nella delibera di giunta n.147 del 20.05.2015, riguardante il riaccertamento straordinario dei residui attivi, un disavanzo tecnico di 2.626.164,23 euro, disavanzo che dovrà essere ripianato nei prossimi esercizi.

Come giustificare le affermazioni dei neo eletti di non conoscere, di non sapere, quando avevano, non ora, ma allora, l’obbligo-dovere di vigilare ed informare la cittadinanza. Avevano l’obbligo di adoperarsi per cercare di arginare il fenomeno e limitarne i danni. Avevano l’obbligo di porre in atto tutto ciò che la carica che rivestivano gli avrebbe consentito. E invece, nulla di tutto questo.

Ora, alla luce dei fatti, il Movimento 5 Stelle non crede alle chiacchiere del nuovo esecutivo, perché secondo noi, sapevano ed erano al corrente dell’utilizzo di due milioni di euro di anticipazioni di tesoreria (scoperto di conto corrente), di cui  427.826,65 euro ancora da restituire. Sono anche al corrente del gioco dei residui di bilancio, residui che per puro caso, grazie a un obbligo contabile sorto per l’anno in corso, hanno prodotto, per ora, un disavanzo di oltre due milioni e mezzo di euro. E sono anche al corrente delle raccomandazioni e delle note del revisore inerenti la spesa, la trasparenza e quant’altro, così come sono al corrente della necessità di verificare l’esistenza di azioni legali che vedano l’Ente soccombente.

E’ comodo giustificarsi e nascondersi dietro l’ignoranza dei fatti, per avere le mani libere di continuare a spendere, tanto, pensano di cavarvela con la più classica delle discolpe: “il disastro è colpa di chi ci ha preceduti”, così possono avere le mani libere per un imposizione fiscale soffocante, avere le mani libere di tagliare ancora i servizi ai cittadini.

Per tutte queste ragioni il Movimento 5 Stelle chiede, ai nuovi amministratori, di smetterla di giocare sulla pelle dei cittadini, smetterla con la diffusione ad hoc di notizie catastrofiche sulle finanze comunali, provvedere a riferire le stesse nelle sedi appropriate e supportate da dati certi e documentati. Senza nascondervi dietro l’operato di altri e soprattutto, rendendo pubbliche le carte, il bilancio e l’elenco dei clienti e fornitori del Comune”.

A stretto giro di posta è arrivata la risposta della neo amministrazione comunale, affidata anche in questo caso a un comunicato stampa.

“Nemmeno il tempo di archiviare una campagna elettorale dai toni volgari e calunniosi e che ha visto il 53% dei montalbanesi dire a chiare lettere a ben tre liste di centro destra di stare all’opposizione – si legge nella nota – che i cosiddetti pentastellati, animati dal solito suggeritore, con cronometrica precisione, mettono in campo l’arma migliore che hanno: la disinformazione tendenziosa, costruita su una lettura strumentale dei fatti.

Ormai si mente sapendo di mentire e si fa finta di non aver già ricevuto risposte chiare ed inequivocabili in consiglio comunale.

Non si riesce a capire perché a Montalbano il M5S sia affidato solo ad un unico personaggio che è anche a libro paga dei cittadini per consulenze ed incarichi parlamentari, così come va dicendo egli stesso.

Perché non si è candidato lui se aveva così tante cose da dire però in maniera monotematica non scomodando mai certi malfunzionamenti cronici?

Adesso il >M5S si è messo a fare anche il difensore d’ufficio dell’amministrazione del precedente sindaco di Forza Italia come se ci stessimo inventando una debitoria che non esiste. Esiste, è stata denunciata, a differenze dei 5 Stelle, dalla nostra opposizione e sarà fatta conoscere con precisione ai cittadini!!!

Dopo aver proposto di vendere la macchina di rappresentanza che il comune detiene in leasing, colui  che con il prosciutto sugli occhi ha sempre taciuto su palesi conflitti di interesse, sprechi e spese legali delle precedenti giunte di destra, colui che ha ignorato lo scandalo di una parcella di circa trecentolmila euro per un solo legale, colui che non si è mai domandato quale fosse il criterio che governasse l’opportunità di costituirsi parte civile in certi procedimenti piuttosto che in altri, oggi fa dire ai cosiddetti pentastellati che bisogna eliminare la figura del Presidente del Consiglio Comunale (a costo zero per i cittadini) e che il consigliere Gioia deve dimettersi perché accusato di fatti penalmente rilevanti in materia di edilizia.

Noi invece di fare chiacchiere scomposte abbiamo ritenuto opportuno far risparmiare soldi di avvocati all’Ente su costituzioni di parte civile che avevano il sapore di una persecuzione politica ed abbiamo ripristinato la legalità in tema di turnazione degli incarichi legali per resistere ai decreti ingiuntivi contro il Comune.

E’ difficile capire i motivi dell’accanimento verso la revoca di due costituzione di parte civile, fatte per non appesantire di spese l’Ente che comunque resta sempre tutelato, come giustamente suggerisce anche il Revisore Unico, senza spendere una sola parola verso la mancata costituzione da parte della precedente amministrazione, in casi ben più gravi. Atteggiamento tipico di pseudo moralisti con scheletri nell’armadio.

Sulle revoche agli avvocati non si può non condividere la necessità di una vera rotazione in un ambito che i precedenti amministratori avevano fatto diventare una riserva indiana di pochi legali.

Dopo la sonora sconfitta elettorale, se si pensa di destare attenzione con questi modi e con questi suggeritori non si potrà che dar ragione, ancora una volta, ai 2341 cittadini che li hanno sconfessati relegandoli all’opposizione.

In politica ci sta la polemica anche dura, ma le strumentalizzazioni della verità a tutela di privilegi di pochi non paga mai. Il Sindaco Piero Marrese e la sua maggioranza è all’opera dal primo giorno per fare chiarezza su tutto e non si farà certo condizionare dai colpi di coda di chi vede sgretolarsi potere e prerogative fino a ieri indiscussi”.

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