“Il virus della burocrazia per il trasferimento dei servizi ambulatoriali nell’ospedale di Tinchi”

Ospedale Tinchi - Comitato
“Se a Pechino si costruiscono maxi Ospedali in una settimana e grandi progetti ingegneristici in tempi stupefacenti, a Tinchi per un banale trasferimento di servizi ambulatoriali tra azienda sanitaria, comune, Regione Basilicata, pareri, regolamenti, nulla osta, genio civile, leggi e uno scaffale pieno di carte, siamo solo all’inizio. Purtroppo ancora oggi non si capisce quale sia il problema, l’ennesimo. Le stiamo provando tutte, ci chiediamo: ce un modo per rendere più celere la cosa? O forse ci si vuole accanire ancora una volta? Non lo sappiamo ma lo scopriremo”.
Inizia così il comunicato del Comitato in difesa dell’Ospedale di Tinchi relativo al trasferimento degli ambulatori nella sede ospedaliera ristrutturata.
“Dopo un tortuoso percorso di lotta fatto di anni e anni di grandi sacrifici di cittadini che hanno lottato – prosegue il comunicato – proprio ora non possiamo permetterci di abbassare la guardia, sperando che la “velocità della burocrazia” sia superiore a quella del coronavirus, e sperando anche nella “clemenza” del virus mortale che fino ad oggi, pare, abbia risparmiato la nostra regione e il nostro comune, ma che da anni, in compenso, abbiamo quello della burocrazia mentre le altre giunte regionali ad esempio la Lombardia, si organizzano e affrontano l’emergenza aprendo anche le porte degli ospedali a nuove assunzioni.
La data di apertura era prevista per i primi di Gennaio; a due mesi di tempo, dalla Asm vogliamo risposte chiare, vogliamo conoscere i tempi, affinchè siano trasferiti al pianterreno tutti i servizi ambulatoriali attualmente collocati nella palazzina adiacente. Ora basta, i vertici ci devono dire cosa vorrebbero fare di questa struttura, quali progetti e quali soluzioni intendono intraprendere alle criticità dei servizi sanitari attualmente sospesi e carenti di personale, lo devono non solo ai cittadini di questa comunità che attendono già da troppo tempo il rilancio della struttura ospedaliera, ma soprattutto agli operatori sanitari dell’ospedale che affrontano ogni giorno notevoli disagi nell’erogazione delle prestazioni. Il dott. f.f. Gaetano Annese e l’assessore Rocco Leone dicano, chiaramente, quando avverrà il trasferimento. Le cose si fanno, o non si fanno?
Di questo si è discusso lunedì mattina nell’ingresso dell’Ospedale, e il sentimento comune prevalente è stato di delusione e di rabbia. Il Comitato resta in mobilitazione, ancora una volta, ancora per poco, in attesa di risposte.
Saranno giorni di lotta”.

Ultime