Vertenza Cup: i sindacati chiedono un nuovo incontro in Prefettura

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“L’assemblea dei lavoratori impegnati nel servizio Cup, appaltato dall’Azienda Sanitaria di Matera alla ditta Rti Coop. Traccia – Traccia Hitech – Gsi Srl, tenutasi nei giorni scorsi per fare il punto sulla vertenza insorta in occasione del cambio di appalto, ha registrato, insieme alle Organizzazioni Sindacali, con grande disappunto e rammarico, che le problematiche esistenti (riduzione orario di lavoro non uniforme per tutti i lavoratori; mancata armonizzazione degli effetti conseguenti al cambio del settore contrattuale e mancato riconoscimento delle anzianità retributive maturate in superminimo non assorbibile), già più volte denunciate, non hanno ricevuto nessuna attenzione da parte sia della Regione Basilicata sia della stessa Azienda Sanitaria sia delle ditte.

Tale atteggiamento non solo è inaccettabile ma pure incomprensibile dato che la stessa Regione aveva sbandierato di avere risolto positivamente la vertenza.

E invece cosi non è: i lavoratori, non essendo stata individuata alcuna soluzione per le questioni sopra richiamate, hanno subito tagli di salario e di ore consistenti”.

A denunciarlo, in un comunicato stampa,  sono i segretari generali della provincia di Matera di Cgil, Cisl e Uil in merito alla vertenza che sta riguardando i lavoratori del Cup in provincia di Matera.

“Non va trascurato – prosegue il comunicato – che il non incontrarsi per affrontare la trattazione degli aspetti irrisolti, implica ripercussioni non positive sulla organizzazione del lavoro e sulla qualità del servizio da erogare alla collettività.

Pertanto, dato che l’azienda continua a procedere unilateralmente, a discapito dei lavoratori, e dato il persistere del mancato riscontro da parte della Regione alle due richieste di incontro formalizzate in data 23 febbraio e 8 marzo, le scriventi organizzazioni sindacali, unitamente alle federazioni di categoria, chiedono al Prefetto di Matera di convocare con urgenza le parti in indirizzo per tentare di conciliare il conflitto in essere ai sensi delle vigenti disposizioni di legge.

Qualora non si dovesse individuare una soluzione positiva della vertenza, si preannuncia che si sarà costretti a procedere con azioni di lotta più incisiva, senza

escludere la proclamazione dello sciopero generale dei lavoratori interessati”.

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