Valbasento: "Chiedere della tracciabilità dei rifiuti"

Il coordinatore del Pdl di Pisticci e Marconia interviene sul caso dei miasmi in Valbasento scrivendo una lettera aperta al sindaco di Pisticci Vito Di Trani. Nell’esprimere tutta la gratitudine per il coraggio che dimostrato scrivendo la lettera che ha “scoperchiato la pentola”, il coordinatore invita il primo cittadino pisticcese a farsi dare risposta, oltre che sulle cause che hanno determinato gli ormai famosi miasmi, anche sulla cosiddetta “tracciabilità” dei rifiuti. 
“In tutta Europa – scrive – vige il cosiddetto “principio di prossimità” dei rifiuti (v. Direttiva 91/156/CEE), ossia il concetto che ciascuno smaltisca i rifiuti prodotti nel proprio territorio. 
Tant’é che la Legge Regionale N° 59/95 (che all’Art. 1 richiama la citata norma europea) prevede, agli Artt. 3 e 4, la possibilità di accogliere i rifiuti di provenienza extraregionale ma solo con deroga e con il preventivo consenso del Comune e della Provincia.” 
“Allora io mi chiedo – continua –  per quale motivo e a fronte di quali vantaggi per il territorio e la popolazione il Comune e la Provincia hanno dato l’assenso? 
Perché dobbiamo essere la pattumiera d’Italia? 
Inoltre, da più parti ci si affretta a dire che in Valbasento è tutto regolare, vi sono anche i formulari per la tracciabilità! 
Allora, perché qualcuno che si è cimentato a verificare su detti formulari (vedi video in circolazione sul web) la corrispondenza fra le quantità in entrata e in uscita ha rilevato delle incongruità?” 
“E ancora, nella sua qualità di Autorità Sanitaria può farsi spiegare perché i rifiuti, anziché pervenire direttamente dal produttore, vengono intermediati e chi vi è dietro le società di intermediazione? 
Perché nessuno risponde a queste domande? 
E’ solo per distrazione, noncuranza (cosa che io mi augurerei) o si teme che qualche verità scomoda potrebbe venire alla luce”. 
“Infine, – conclude – una riflessione sullo smaltimento dei fanghi petroliferi: i comuni su cui insistono i pozzi petroliferi percepiscono una quota delle royalties a compensazione dei danni ambientali! 
Non trova che smaltendo nel nostro Comune i fanghi contribuiamo anche noi al processo estrattivo ricevendone anche noi dei danni ambientali e alla salute? Allora, perché il Comune di Pisticci non viene adeguatamente ricompensato per questo? 
E’ giusto che in certi Comuni ci si debba inventare il modo con cui spendere i fondi rivenienti da tali attività e a noi niente o quasi?”

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