Un anno pieno di iniziative, il 2023, per il Museo Nazionale della Siritide di Policoro

Grande protagonista del 2023 per il Metapontino tutto, è stato senza dubbio il Museo Nazionale archeologico della Siritide di Policoro.

All’inizio del nuovo anno, infatti come di consueto è il momento di tirare le somme sulle attività svolte durante l’anno appena terminato e per il Museo della Siritide, il 2023 si chiude con un bilancio più che positivo.

L’attività di un luogo di cultura non si può certo misurare con i numeri, ma le presenze testimoniano quanto questo luogo sia stato frequentato e vissuto: l’anno appena trascorso ha visto un numero di visitatori raddoppiato (oltre 21.000) rispetto all’anno precedente (circa 10.500).

Il buon risultato raggiunto è stato frutto anche di una bella risposta del pubblico alle numerose iniziative messe in campo dalla Direzione Regionale Musei Basilicata e dal Museo della Siritide svoltesi durante l’arco di tutto l’anno.

È stato rafforzato il connubio con il territorio anche mediante la sigla di un protocollo d’intesa con il Comune di Policoro grazie al quale sono state realizzate iniziative nell’ambito dell’ormai storicizzato evento di “Aspettando Vivi Heraclea” organizzato dall’associazione “I colori dell’anima”. Il Museo è stato coinvolto in una serie di prestiti di opere per mostre in Italia (Napoli, Roma, Sassari) all’estero. Il Museo della Siritide è protagonista della mostra “I tesori della Basilicata Antica” voluta dalla Direzione Nazionale Musei in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri, che sta portando in giro per l’Europa (Amburgo, Budapest, Varsavia, Atene e Vienna) quasi trecento capolavori del popolo degli Enotri, popolo che viveva in Basilicata prima e durante il periodo della Magna Grecia.

Frequenti sono state le conferenze tenute da professori universitari e archeologi nell’ambito del ciclo “Città e paesaggi in Magna Grecia”, occasioni di conoscenza, studio e approfondimenti. Molto sentito dalla comunità locale è stato il ricordo del fondatore del Museo Dinu Adamesteanu, cittadino acquisito di Policoro, organizzato in collaborazione con il Museo Nazionale di Potenza e con quello di Metaponto, in occasione dei 110 anni dalla nascita del grande archeologo romeno.

In occasione di tre diverse mostre temporanee è stata in parte rinnovata la già ricca esposizione: sono state allestite o ammodernate 7 nuove vetrine mentre all’esterno esterno è stato ampliato e riorganizzato il lapidarium che si presenta ora in una veste nuova e consente di ammirare e comprendere 15 iscrizioni in lingua latina da Eraclea.

Ampia e frequente è stata l’attenzione rivolta alla didattica con numerose visite guidate e l’ideazione di 10 diversi percorsi tematici (la Guerra e la Pace, il Pane e il Vino, la Moda maschile e la Moda femminile…) per far conoscere al visitatore sfaccettature e reperti altrimenti poco valorizzati.

Le scuole del territorio sono state accolte in visite guidate del museo e con alcuni Istituti sono stati siglati protocolli d’intesa per accogliere studenti nell’ambito dei Percorsi di Alternanza Scuola lavoro (PCTO)

Particolare attenzione è stata rivolta ai più piccoli, ai quali è stata dedicata una serata ad Halloween, una tombolata (29 dicembre) e delle visite tematiche aventi come argomento miti di Ercole e della dea Atena.

Dall’estate è stato avviato un grande progetto di restauro che sta portando a riscoprire 22 sepolture enotrie con i loro ricchissimi corredi costituiti da ceramica, bronzi, argenti, paste vitree e soprattutto ricchissime ambre databili fra 3000 e 2500 anni fa. Il laboratorio, reso eccezionalmente fruibile al pubblico su prenotazione è stato visitato da quasi 200 fra adulti e bambini.

Il 2023 si è chiuso con l’inaugurazione di una installazione di arte contemporanea dal titolo “Omphalos” dell’artista lucano Massimo De Carlo, che sarà visitabile fino a febbraio.

Le attività del Museo della Siritide non si fermeranno qui, c’è da scommetterci che il contenitore culturale policorese per eccellenza, continuerà la promozione e la valorizzazione di questa realtà affinché diventi sempre più un luogo vivace dove respirare una cultura del passato e approfondire la

conoscenza del patrimonio archeologico e trasmetterlo alla comunità.

Numerose iniziative sono in programma per il 2024. Si inizia già il 3 gennaio con il “Laboratorio di Restauro” aperto al pubblico nel pomeriggio.

Che un nuovo anno di cultura abbia quindi inizio.

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