A Tursi un percorso nei luoghi della poesia di Albino Pierro

Albino Pierro

L’agro di Tursi, racchiuso tra l’Agri ed il Sinni, con all’orizzonte le acque dello Jonio da una parte e le cime del Massiccio del Pollino dall’altra, nonché la complessa ragnatela urbana con il centro storico che risale da piazza Santissima Maria d’Anglona all’antica Rabatana offrendosi ai visitatori in una sostanziale diversità e con silenzi che sembrano volere salvaguardare il ricordo e la memoria dei tempi andati, sono elementi fortemente rappresentativi e ricorrenti nella poesia di Albino Pierro.

“Il 23 settembre del 1959, a Roma, di ritorno dalla Lucania, avvertii il bisogno di esprimermi in tursitano. Ero partito da Tursi prima del previsto e la partenza, ingenerando in me un senso quasi angoscioso del distacco, mi aveva turbato. Prima di lasciare la grande casa dei miei, m’ero affacciato a uno dei balconi e avevo contemplato con commozione intensa quanto inusitata quella che sarebbe divenuta per me la terra del ricordo”. Così Don Albino ricordava la scelta fatta di utilizzare il dialetto del luogo natio, ricco di elementi arcaici, caratterizzato da un fonetismo particolare, per ricordare e raccontare con un lavoro di fine cesellatore. La casa nativa di Pierro è nel cuore del centro storico, a due passi da Piazza Plebiscito e dal vecchio municipio. Diverse liriche (U’ trappit, U municipie, ‘A posta, A’ Ravatene) o alcuni semplici versi (‘a campena di San Fuippe, ‘a chèsa d’u Barone), riconducono a spazi e/o elementi attigui a questo luogo oppure visibili ed osservabili da quella parte del paese. Vie tortuose, vicoli, palazzi, chiese, rappresentano oggi una risorsa di grande valore storico-architettonico e si offrono -spiega Franco Ottomano (presidente del Centro studi “A.Pierro”- come elementi necessari per rileggere “in loco” la poesia di Don Albino.

“Abbiamo voluto realizzare -prosegue Ottomano- un percorso di poesia finalizzato a far conoscere in modo diretto l’intimo legame che unisce i luoghi fisici al racconto poetico, un progetto nato con la consapevolezza che i versi riportati sulle 14 targhe sistemate nel centro storico possano rappresentare l’invito ad un viaggio enigmatico ed affascinante che apre a noi in nuove forme di conoscenza l’universo locale evocato da Don Albino”.

Questo “Percorso della poesia pierriana”, di grande interesse documentale e nello stesso tempo profondamente evocativo, viene proposto ai visitatori di Tursi con la speranza di riuscire a rendere gradevole ed interessante “il viaggio”, verrà presentato ufficialmente nel corso di una manifestazione “itinerante” in programma domenica 26 novembre (Ore 15.00) con appuntamento in Piazza Plebiscito per concludersi nella chiesa di Santa Maria Maggiore in Rabatana con interventi di varie personalità del mondo culturale e politico oltre a quello del sindaco Salvatore Cosma e di Mons. Vincenzo Orofino, Vescovo della Diocesi di Tursi-Lagonegro. Ospite della manifestazione l’attore Sebastiano Somma che reciterà poesie di Don Albino tratte dalle raccolte in lingua.

L’iniziativa è realizzata dal Centro Studi “A. Pierro”, Parco Letterario “A. Pierro” con il contributo del Comune di Tursi, con il finanziamento della Regione Basilicata, il patrocinio della Società Dante Alighieri e di Paesaggio Culturale.

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