Si torna a parlare di nucleare

Un nuovo referendum per decidere se l’Italia deve riprendere il cammino verso il nucleare.
Dopo il voto del 1987 che, sulla scia del disastro di Chernobyl, portò gli italiani a dire No alla produzione energetica con lo sfruttamento dell’atomo, si ritornerà di nuovo alle urne per esprimere ancora una volta il proprio consenso o diniego al nucleare.
E per scongiurare il rischio astensionismo, le associazione ambientaliste promotrici del referendum hanno chiesto al governo di sottoporre il quesito agli italiani, insieme a quello sulla privatizzazione dell’acqua, in occasione delle prossime elezioni amministrative, in programma a maggio.
Intanto, è di pochi giorni fa la decisione della Corte Costituzionale di dichiarare illegittimo l’articolo 4 del decreto legislativo 15 febbraio 2010, n 31, riconoscendo alle regioni interessate il diritto di esprimere il proprio parere relativamente al rilascio delle autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio degli impianti nucleari.
Parere obbligatorio ma non vincolante, per una decisione accolta con favore anche dal governatore della Basilicata, Vito de Filippo.

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