Si è spento il senatore a vita Emilio Colombo

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Si è spento martedì sera nella sua casa romana il senatore a vita Emilio Colombo, esponente di spicco della Democrazia Cristiana e già presidente del Parlamento Europeo, presidente del Consiglio e più volte ministro.

Aveva 93 anni ed era l’ultimo costituente ancora in vita.

Nato a Potenza l’11 aprile 1920, Emilio Colombo ha attraversato da protagonista tutta la storia politica italiana del secondo dopoguerra e anche parte di quella europea, ricoprendo incarichi di primissimo piano – fino alla nomina a senatore a vita, nel gennaio del 2003, per decisione dell’allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi – ma senza mai interrompere un legame con la sua città e la sua regione, la Basilicata.

Colombo fu eletto nel 1946 all’Assemblea Costituente a 26 anni, con poco meno di 21 mila voti di preferenza.

Nel 1948 fu poi eletto deputato, con oltre il doppio dei voti ottenuti due anni prima: è il decollo definitivo di una carriera che lo porterà, nell’agosto del 1970, a diventare Presidente del Consiglio, incarico che conserverà fino al febbraio del 1972.

Prima era stato varie volte ministro (Agricoltura e foreste, Industria e commercio, Commercio, Tesoro, Esteri) e sottosegretario (agricoltura, lavori pubblici).

In campo europeo, Colombo ebbe un ruolo nei negoziati con la Francia all’epoca della politica della “sedia vuota” inaugurata da De Gaulle: nel 1979 fu rieletto al Parlamento europeo con circa un milione di voti di preferenza.

E’ stato presidente del Parlamento europeo dal 1977 e fu riconfermato nel 1979, anno in cui gli fu assegnato il premio “Carlo Magno”, attribuito ogni anno proprio all’uomo politico che contribuisce di più al processo d’integrazione europeo.

Una delle ultime uscite ufficiali lo scorso marzo quando, dopo le elezioni, ha guidato i lavori del Senato in qualità di membro più anziano, dirigendo le votazioni nell’assise che avrebbero portato alla scelta di Piero Grasso.

I funerali saranno celebrati mercoledì mattina, alle ore 10.30 a Roma, nella chiesa di Sant’Emerenziana, nel quartiere Trieste.

E’ prevista la presenza di alte cariche dello Stato e dei gonfaloni della città di Potenza e quello della Regione Basilicata; in forma ufficiale anche il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero ed il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo..

Dopo il funerale la salma partirà per Potenza.

Ad attenderla in piazza Prefettura il Prefetto di Potenza ed i sindaci della Basilicata. Subito dopo un corteo accompagnerà il feretro a Palazzo di Città dove sarà allestita la camera ardente, che sarà aperta dalle 16 di mercoledì fino al giorno successivo, 27 giugno, quando alle ore 11.30 sarà celebrata una santa messa in suffragio nella Cattedrale.

La salma sarà poi tumulata nella tomba di famiglia, nel cimitero cittadino.

Unanime il cordoglio espresso dal mondo politico, istituzionale, sociale e culturale italiano e lucano.

“Di fronte all’incedere della storia si può solo restare in un rispettoso silenzio. Ma con la scomparsa del presidente Colombo non scompare solo lo statista, ma anche il maestro di molti di noi, di un’intera classe dirigente.

Per questo riesco ed esprimere in questo momento solo un grande dolore”. Così il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo.

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