Si è conclusa a Metaponto una triste storia di violenza


Si è conclusa sulla spiaggia di Metaponto la terribile esperienza di una ragazza rumena di ventisei anni, rapita, sequestrata e violentata per due giorni sotto la minaccia delle armi e l’effetto delle droghe da sette uomini, tra cui il figlio di un boss di Casal di Principe.
La vicenda, emersa sabato ma accaduta nel febbraio 2009, ha preso il via a Torino, quando la giovane, badante nel capoluogo torinese, è stata rapita da tre uomini e chiusa in un appartamento, dove ha subito violenze e sevizie da sette persone, prima di essere abbandonata, ferita e sotto shock, sulla spiaggia di Metaponto dove è stata trovata e soccorsa dai carabinieri.
Sabato i militari del Nucleo investigativo di Napoli hanno assicurato alla giustizia quattro persone, sottoposte a fermo per violenza sessuale di gruppo, sequestro di persona e per detenzione e porto illegali di armi da fuoco aggravati dal metodo mafioso.
I fermati, identificati anche grazie alla collaborazione della vittima, hanno un’età compresa tra i 26 e 55 anni.
Tra loro c’è anche il figlio di un boss di Casal di Principe.
I complici sono di Mondragone, nel casertano: si tratta di un pensionato, un ragioniere e una guardia giurata.
I militari, oltre a cercare di identificare i tre aggressori mancanti, ritengono che i fermati possano essere autori di reati ancor più gravi.

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