“Si difenda l’ospedale di Policoro”

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“Siamo alle solite, ci si gira ancora attorno al problema ma sembrerebbe che i giochi siano già fatti e la politica abbia già deciso che i grandi ospedali in Basilicata saranno soltanto Potenza, Matera e Rionero. Sprecare altro tempo non conviene, ne sono dimostrazione le continue carenze e movimentazioni di personale che non ne garantiscono un adeguato organico. Le criticità saranno pretestuosa giustificazione di chiusura di reparti a breve e, trasloco totale dei pochi ospedali rimasti sul territorio in futuro”.

Lo sostiene il segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano.

“Basti osservare come la politica sta giocando a più carte per il sistema sanitario sul territorio regionale per rendersene conto – prosegue l’esponente sindacale –  A pochi mesi di distanza dalla manifestazione giunge la notizia che ‘l’Ospedale per Acuti’ di Lagonegro è definitivamente morto: finanziato, progettato ed appaltato, non si farà più. Quanto all’Ospedale di Chiaromonte: il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, dice che la decisione spetterà al Ministro Beatrice Lorenzin la quale dovrebbe convocare la Regione e riconoscere eventuali deroghe in materia di sostenibilità economica e di personale. Identico iter anche per Stigliano nell’ambito delle aree disagiate in materia di assistenza. Cosa molto strana, il Ministro dovrà concedere alla Regione la deroga per poter spendere i fondi e destinarli alla sostenibilità economica e all’implementazione del personale, ma sappiamo molto bene  che il Ministro parte integrante di un sistema e, ‘lavandosi’ le mani, non concederà nessuna proroga in materia sapendo che il tutto, andava ben pianificato e distribuito in una logica di riordino e programmazione del piano regionale sanitario, cosa che non è avvenuto”.

Al segretario provinciale dell’Ugl Matera, Pino Giordano, preoccupa il futuro dell’ospedale ‘Giovanni Paolo II’ di Policoro: “Alzeremo il livello d’attenzione a tutti i vertici. No ai tagli. Difendiamo tutti i reparti dell’Ospedale Ionico”.

Il sindacato lancia un chiaro monito sul rischio di ridimensionamento di alcune unità operative del presidio e lancia una controffensiva per salvaguardare reparti come Psichiatria, Otorino, Medicina, Chirurgia, Ortopedia, Oculistica, Otorinolaringoiatria, Ginecologia, Pediatria, Utic, Rianimazione andando a potenziare ulteriormente il Pronto Soccorso.

A parere dell’Ugl Matera: “L’ospedale Giovanni Paolo II è un bene di tutti e come tale va difeso da tutte le forze sociali del territorio”.

“Noi faremo la nostra parte – aggiunge Pino Giordano -. Se altri sindacati non si stanno accorgendo su quanto si sta consumando a discapito del territorio, dell’ammalato e dei tanti dipendenti, l’Ugl accende i riflettori sul futuro dell’ospedale e chiede garanzie per la struttura i cui alti livelli di assistenza medica vengono riconosciuti ed apprezzati anche dalle regioni limitrofe”. Ci sono diversi reparti sui quali maggiormente occorre tenere alta l’attenzione impedendo subito un’imminente e programmata chiusura. “La psichiatria – aggiunge il segretario provinciale dell’Ugl Matera – deve rimanere ed essere potenziata, così come va consolidata la presenza dell’Otorinolaringoiatria, un reparto che è un ennesimo fiore all’occhiello di quest’ospedale. Ed al contempo va migliorata ulteriormente la situazione del Pronto Soccorso, è necessario aumentare il numero di personale impiegato, si tratta di un reparto che lavora sempre in emergenza e dove si riversano tanti pazienti in più, da quando sono state chiuse altre strutture sanitarie sia in Basilicata che in Calabria . Il ‘Giovanni Paolo II’ deve, insomma, mantenere tutte le sue specificità assistenziali”. In conclusione, Pino Giordano afferma che: “una cattiva politica ha generato una pessima gestione della cosa pubblica a danno del cittadino. Non possiamo e non riusciamo a condividere il ridimensionamento dell’ospedale di Policoro. I suoi numeri ci dicono che è in crescita e lo sarà sempre di più perché accoglie un’utenza straordinaria in forte espansione. Ora, in piena estate, la popolazione del Metapontino è aumentata di tre volte. Non si scherza sulla pelle dei cittadini. Non si produce economia tagliando i servizi. Diciamo subito, perciò, che siamo contrari a questo progetto di ridimensionamento e che se non ci sarà un cambio di passo per l’Ugl sarà lotta dura, democratica e civile, dove siamo sempre convinti che il piano di riordino del nostro Sistema sanitario non ha rappresentato il giusto equilibrio nel territorio: solo la bravura delle professionalità mediche hanno autonomamente innalzato i parametri di qualità delle singole strutture esistenti, oggi il tutto non viene riconosciuto solo per rispettare tagli economici”: conclude il segretario provinciale dell’Ugl Matera.

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