Sette arresti nel Metapontino per l’operazione “Hydra” dei Carabinieri

carabinieri cinofili

Nuova operazione dei Carabinieri contro il traffico di stupefacenti nel Metapontino e nella provincia di Matera.

Dalle prime ore di mercoledì mattina i Carabinieri della Compagnia di Pisticci hanno eseguito una Ordinanza di Custodia Cautelare, emessa dal Gip del Tribunale di Potenza, su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia, nei confronti di 7 persone ritenute essere i vertici di una associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti con l’aggravante del metodo mafioso.

Tra i reati di cui sono ritenuti responsabili vi è quello di aver fatto parte, a vario titolo, di una associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, estorsione, sequestro di persona, furto, il tutto con l’aggravante del metodo mafioso

Il territorio interessato è quello della costa jonica lucana e più in generale la provincia di Matera ed il periodo temporale investigato parte dal 2012 fino ad arrivare al mese di dicembre 2016 e le vicende delittuose sono in parte ascritte a soggetti che sono già stati interessati, anche in epoca recente, da misure cautelari e rinvii a giudizio per il delitto di direzione e partecipazione ad associazione di tipo mafioso — cosiddetto Clan Schettino — operante sull’intera provincia di Matera. I provvedimenti sono stati emessi dal G.I.P. Distrettuale del Tribunale di Potenza.
Tra gli arrestati, uno è risultato irreperibile.
L’attività investigativa — che si è sviluppata mediante intercettazioni telefoniche, pedinamenti, perquisizioni e sequestri di stupefacente sfociati, nel corso delle indagini, anche in 10 arresti in flagranza di reato – ha permesso di accertare l’esistenza di una organizzazione criminale, avente base a Scanzano Jonico , che, secondo gli inquirenti, ha dimostrato: di avere la capacità di raccogliere ingenti risorse economiche grazie alla fiorente attività di spaccio su larga scala dei suoi gregari ; di finanziare le attività del sodalizio mafioso, i sodali e le famiglie nelle fasi di carcerazione dei suoi associati; di essere in grado di riutilizzare i proventi raccolti in attività economiche anche indirettamente gestite dal sodalizio.
In esito alle complesse investigazioni è stato pertanto possibile raccogliere gravi indizi sulla capacità del clan di operare, oltre che nei tradizionali settori d’interesse ( armi, estorsioni, condizionamento ed assoggettamento di imprenditori e Amministrazioni Locali ) anche e su larga scala, nel traffico di stupefacenti.
Le perquisizioni hanno consentito di sequestrare ulteriori quantitativi di stupefacenti ed armi a dimostrazione della perdurante pericolosità dell’associazione.

Direzione Distrettuale Antimafia di Potenza

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