E’ scomparsa Betty Williams, premio Nobel e ideatrice della Città della Pace

betty williams

“Cari amici, Betty è morta serenamente mercoledì mattina durante il sonno. Una notizia molto triste. Possa la sua bella anima riposare in pace. È una grande perdita per l’umanità”.

Con queste parole Enzo Cursio, amministratore delegato della Fondazione Città della Pace per i Bambini Basilicata, ha annunciato la scomparsa improvvisa del premio Nobel per la Pace, promotrice della creazione del primo modello della Città della Pace per i Bambini Basilicata quando, durante la mobilitazione popolare in risposta al progetto di localizzare un deposito di materiale radioattivo in Basilicata, intervenne a sostegno di un utilizzo alternativo di questo territorio.

“Betty Williams considerava l’Italia e soprattutto la Basilicata la sua seconda patria – scrive Cursio in un comunicato stampa – In Basilicata Betty Williams ha infatti potuto realizzare il suo sogno di aiutare concretamente i bambini e le famiglie che fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni.
La Fondazione, creata dalla Regione Basilicata, dai Comuni di Scanzano Jonico e Sant’Arcangelo, insieme al World Center of Compassion for Children, è attiva dal 2011 e si occupa di realizzare un percorso di accoglienza, tutela e integrazione per le persone che hanno subito persecuzioni o temono di subirne a causa della loro etnia, religione, nazionalità o appartenenza a un determinato gruppo sociale.
Nel febbraio 2012, Sua Santità il Dalai Lama ha formalmente inaugurato la Fondazione con una sua visita in Basilicata. Nel 2014, Betty Williams ha presentato le attività della Fondazione al Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-moon, presso la sede ONU di New York. Nel 2015, l’attrice ed attivista per i diritti umani Sharon Stone, nel corso della sua visita alla Fondazione, ha lanciato il progetto dell’Abitazione per la Pace; nel 2018 è stata posta la prima pietra per questo nuovo progetto donato dall’Arch. Mario Cucinella e realizzato con i Fondi degli imprenditori Pasquale Natuzzi e Nicola Benedetto che è attualmente pronto per l’inaugurazione.
Fino ad oggi la Fondazione, creata da Betty Williams, ha accolto circa 500 rifugiati ed ha raggiunto con programmi didattici oltre 10.000 studenti, dalle scuole primarie alle università in Italia.

Betty Williams, Premio Nobel per la Pace nel 1976 e attivista mondiale per i diritti dei bambini e delle donne, si è battuta, assieme a Mairead Corrigan, per una soluzione pacifica del conflitto nel suo paese natale, l’Irlanda del Nord.
Nei trenta anni successivi al ricevimento del Premio Nobel, Betty Williams ha dedicato la sua vita alla creazione di un movimento finalizzato a cambiare il modo di pensare e di gestire le ingiustizie e le crudeltà subite dai bambini di tutto il mondo.
Betty Williams è stata a capo della Global Children’s Foundation ed è stata la fondatrice e Presidente del World Center of Compassion for Children International (WCCCI). Queste organizzazioni promuovono i valori della Convenzione sui diritti del Fanciullo delle Nazioni Unite e realizzano interventi umanitari nei paesi dove sono negati i diritti dei bambini, specialmente quei paesi che sono stati coinvolti da una guerra o dove attualmente sono presenti conflitti.
Betty Williams è stata Presidente dell’Istituto Asia Democracy a Washington D.C. oltre che Distinguished Visiting Professor all’Università Nova Southeastern ed ha ricevuto la laurea honoris causa dall’Università della Basilicata
Attraverso il WCCCI, Betty Williams ha realizzato missioni di pace e di riconciliazione internazionali. È stata leggendaria la sua azione per impedire la guerra in Iraq quando, grazie ad Alitalia, la sua organizzazione ha donato 14 tonnellate di beni di prima necessità per i bambini dell’ospedale di Baghdad con l’ultimo volo prima dei bombardamenti. La sua visita alla capitale irachena fu determinante nel favorire l’ultimo tentativo diplomatico per evitare il conflitto.
Nel 2006 Betty Williams ha sostenuto l’Iniziativa delle Donne Nobel, insieme ai Premi Nobel per la Pace Maired Corrigan Maguire, Shirin Ebadi, Wangari Maathai, Joy Williams, and Rigoberta Menchu Tum.
Nel 2016 è stata tra i promotori della FAO Nobel Peace Allaince for Food Security and Peace con i Premi Nobel Muhammad Yunus, Tawakkol Karman e Oscar Arias Sánchez.

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