Scanzano Jonico: Un convegno per dire "no" al Nucleare

Il “No” al nucleare e il “Si” ai referendum del prossimo 12 e 13 giugno al centro della pubblica assemblea svoltasi giovedì sera nella sala consiliare di Scanzano Jonico.
Un lungo dibattito, organizzato da diverse associazioni del territorio metapontino, per riflettere sui pro e contro e sulle conseguenze del ritorno italiano all’atomo, così come annunciato dal governo Berlusconi.
Proprio su questa tematica, ma anche sulla privatizzazione dell’acqua e sul legittimo impedimento, gli italiani saranno chiamati ad esprimersi con le consultazioni referendarie del prossimo giugno.
E gli organizzatori hanno espresso chiaramente il loro parere: sulle schede sbarreranno il segno “Si”, per fermare ogni ipotesi di sfruttamento dell’energia nucleare.
Tra i relatori il fisico Giorgio Ferrari, conoscitore dell’atomo e autore del volume “Scram ovvero la fine del nucleare” che ai nostri microfoni ci ha spiegato quanto sia importante andare a votare al referendum.
E le iniziative contro il nucleare nel Metapontino non si fermano.
Sabato pomeriggio è prevista a Scanzano una delle dieci catene umane organizzate in tutta Italia per “chiudere” il nucleare, a cui aderiranno numerose associazioni del territorio.
L’appuntamento è nella piazza dei Centomila, quella stessa piazza che, nel novembre del 2003, ospitò la manifestazione contro il deposito unico delle scorie nucleare, voluto dal governo Berlusconi in riva allo Jonico.
Alle 15.30 due carovane partiranno dalla Trisaia di Rotondella e da Terzo Cavone per poi incontrarsi alle 16.30 di fronte al municipio e dare vita ad una grande catena umana.

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