Sblocca Italia: “Tutelare oggi il bene comune per evitare catastrofi domani”

chiesa madre

Anche i parroci del Metapontino intervengono nel dibattito sulle conseguenze dello Sblocca Italia in Basilicata.

Lo fa, attraverso un comunicato, Don Antonio Mauri, parroco della Chiesa Madre di Policoro.

“Dopo i vari interventi e varie prese di posizione dei giovani – scrive don Antonio – di alcuni Amministrazioni comunali, ma soprattutto dopo l’incoraggiamento dei Vescovi lucani che hanno espresso l’auspicio che “ogni attività che interessa e interesserà il nostro territorio risulti compatibile con lo sviluppo autoctono della regione, con la valorizzazione delle sue tante valenze umane, ambientali ed economiche”. E che ci siano “politiche di sviluppo compatibili e rispettose” del territorio della Basilicata con una mentalità francescana, anch’io come parroco di una delle parrocchie più popolose della diocesi e anche della Basilicata voglio dare tutta la mia solidarietà e preghiera per la situazione venutasi a verificare a livello nazionale e locale per lo “sblocca Italia” che di fatto condanna la Basilicata e senza entrare in politica affermo con più forza le cose ribadite in altre occasioni.

Il mio interessamento non parte da motivi politici,  ma dalla consapevolezza che la Chiesa deve illuminare le coscienze circa tutte le problematiche dell’essere umano.

Diceva don Maurizio Patriciello il 02 novembre 2013 :”Se sedici anni fa lo Stato avesse avvertito noi cittadini napoletani e casertani che saremo morti di tumore per lo sversamento dei rifiuti, almeno i giovani avrebbero preso le valigie e sarebbero andati a vivere altrove, e le tante mamme che hanno perso i loro figli malati di cancro non avrebbero partorito in questa terra”.

Questo in grande si riferiva alla “terra dei fuochi” in Campania…. … e in Basilicata? Siamo sicuri che l’estrazione del Petrolio dopo i recenti fatti di Pisticci (acqua radioattiva) non causi mali maggiori? I nostri Amministratori locali e regionali che provvedimenti prendono?

Dicevo anche: “La natura, creata da Dio insieme all’uomo, immagine e somiglianza Sua, deve essere difesa da ogni forma di distruzione o stravolgimento. Per noi cattolici credenti la natura è l’insieme degli esseri viventi e inanimati considerato nella sua forma complessiva, nella totalità cioè, dei fenomeni e delle forze che in esso si manifestano. La natura intesa come ambiente è quindi un elemento fondamentale che dobbiamo assolutamente rispettare altrimenti, come possiamo osservare tante cose che oggi accadono, essa si ‘ribella’ creando dei disastri di proporzioni inimmaginabili: è un principio e una causa del movimento e della quiete in tutto ciò che esiste di per sé e non per accidente”.

Sarebbe come farci del male da soli e dato che l’uomo è dotato di ragione, non dovrebbe attuare azioni nocive a se stesso ma i fatti evidenziano tutt’altro”

Sostenere e incrementare ogni iniziativa che consente a noi di “dialogare” e imparare a rispettare il “Creato” mettendo al centro l’uomo. “Inchinarsi” davanti alla vita quando nasce e quando soffre per una “malattia” lunga e dolorosa. Insieme: Famiglia, “Chiesa”, Scuola, “Società civile” e “Politica” devono difendere l’uomo.

Tra pochi  anni i nostri successori, Sindaci, Politici, Parroci, spero non dovranno dire: “se  anni addietro nel 2014 i nostri predecessori, i responsabili della cosa pubblica, i Parroci, la Chiesa ci avessero avvertito e difeso non avremmo avuto il moltiplicarsi dei tumori e di malattie infettive o saremmo andati ad abitare altrove'” CHE DIO NON VOGLIA e CHE NOI NON CI CARICHIAMO DI QUESTA GRANDE RESPONSABILITÀ’.

Il mio appello è alle coscienze di tutti ma soprattutto voglio ribadire, come già affermato, che “la collaborazione tra la politica,l’economia, le associazioni e la Chiesa è il segreto per realizzare sempre meglio il bene comune, come insieme delle condizioni per una vita umana autentica”.

Il profitto immediato di oggi non porti a maggiori spese e a catastrofi domani!”

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