Riunitosi da remoto il Tavolo della Trasparenza sulla questione Itrec di Rotondella

itrec rotondellaSi è svolto mercoledì , in modalità da remoto, l’incontro convocato dall’assessore regionale all’ambiente Gianni ROSA, circa la problematica della contaminazione del sottosuolo del sito ITREC della Trisaia di Rotondella, giusta comunicazione dei dati ARPAB della settimana scorsa in merito allo sforamento di alcuni parametri – anche oltre il perimetro ENEA/SOGIN – quali tricloroetilene, triclorometano, cromo VI, ferro e manganese, i quali sono stati riscontrati nella quarta fase di monitoraggio piezometri di caratterizzazione e barriera idraulica.

All’incontro erano presenti gli attori principali della vicenda, id est SOGIN, ENEA, ARPAB, Regione Basilicata, Comune di Rotondella e Policoro nonché la Provincia di Matera.

In particolare, l’amministrazione comunale di Rotondella, nell’intervenire ha posto alcune problematiche, tanto di metodo quanto di merito, premettendo un richiamo al senso di responsabilità che la questione e la materia impongono, circostanza questa non del tutto scontata per via dell’annosa questione che da anni si trascina e che investe ed attanaglia la comunità, esprimendo – al contempo – tutta la preoccupazione del caso.

Sul piano metodologico l’amministrazione comunale di Rotondella ha chiesto con forza da parte della Regione Basilicata la convocazione del tavolo delle trasparenza con cadenza perlomeno semestrale, affinché le parti possano aver contezza del cronoprogramma dei lavori, dei problemi e delle proposte di soluzione da mettere in campo.

Nel merito, l’amministrazione comunale ha chiesto di conoscere, a distanza di 5 anni, l’origine certa e scientifica della contaminazione in parola.

“Sul tema- è scritto inuna nota dell’Amministrazione comunale di Rotondella –  abbiamo registrato la difficoltà oggettiva, da parte dei soggetti deputati, di individuare la sorgente primaria dell’inquinamento, dal momento in cui sembra escludersi la responsabilità da parte dell’impianto MAGNOX ritenuto, fino a poco tempo fa, responsabile dell’inquinamento della falda.

In secondo luogo, l’amministrazione comunale ha chiesto all’ARPAB di indicare se l’ordinanza in essere di divieto di emungimento della acque, così come formulata, fosse ancora pienamente valida oppure essa vada estesa anche ad altre porzioni di territorio: sul punto l’agenzia regionale ha confermato la bontà del provvedimento in essere senza necessità di estensione, salvo – poi – una più puntuale verifica qualora necessaria.”

“Infine, l’amministrazione comunale ha posto all’attenzione del tavolo il tema della trasparenza e della partecipazione alle attività di “decommissioning” non solo della politica ma anche delle comunità interessate (Rotondella, Policoro, Nova Siri, Tursi, Scanzano Jonico), sia in forma singola che associata, in quanto la partecipazione ai diversi processi rende edotti e consapevoli gli interessati delle problematiche e delle soluzioni prospettate, potendo anche arginare fenomeni distorsivi, che danneggiano i territori ed in modo particolare il mondo agricolo, settore principale e trainante delle nostre economie, soprattutto di quella rotondellese.”

Nel corso della discussione è emersa la necessità di una maggiore solerzia nei procedimenti e nelle azioni (aumento delle frequenze di campionamento, accelerazione dei trattamenti) che interessano la bonifica dalla contaminazione in atti, con un maggiore coinvolgimento – appunto – delle comunità.

“Le istanze di trasparenza- si legge nella nota – sono state accolte da ENEA e SOGIN, manifestando la loro disponibilità in tal senso, ragione per cui nei giorni a venire l’amministrazione comunale di Rotondella chiederà un primo incontro pubblico, compatibilmente con il periodo emergenziale in atti, affinché le richieste ed istanze delle comunità possano trovare adeguate risposte da parte dei soggetti deputati.

Auspichiamo anche che ENEA e SOGIN aprano, nel rispetto della normativa in materia attesa la delicatezza della materia, i loro centri alle comunità affinché possano rendersi conto dei processi e della reale situazione, anche al fine di scongiurare inutili e dannosi spauracchi deleteri per l’economia locale.

Le parti in conclusione hanno definito la convocazione di una nuova conferenza dei servizi onde affrontare la problematica.

L’amministrazione comunale, nel rimarcare la propria preoccupazione per la problematica della contaminazione, con senso di responsabilità e soprattutto di abnegazione svolgerà tutte le azioni ed atti a tutela degli interessi del proprio territorio e della salute dei cittadini.”

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