“A Policoro piantare nuovi alberi al posto di quelli tagliati”

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Attraverso una nota Legamabiente di Policoro interviene sulla polemica relativa al taglio di alcuni alberi nelle vie principali della città ionica e nel parco dei Giardini Murati.

“Sul blog : www.legambientepolicoro.blogspot.it – si legge nel comunicato –  è ancora presente la nostra proposta ai futuri sindaci della città di Policoro nelle elezioni amministrative del 2012, dove chiedevamo “ Una città bella, pulita e trasparente perché la bellezza ci salverà!”. 

In questo documento inviato ai sindaci per l’occasione c’è uno spazio dedicato al verde urbano, molto diverso da quello che noi immaginavamo e che, purtroppo, oggi siamo costretti  a guardare nella nostra città dopo il nuovo assetto urbano.

Comprendiamo anche la pericolosità, le barriere architettoniche, lo smantellamento dei marciapiedi, le radici che penetrano nelle fognature e nelle abitazioni, ma non comprendiamo l’accanimento e la deturpazione di un ambiente creato negli anni passati e distrutto in pochi giorni.

Nelle immagini ben si nota come un viale ha cambiato in negativo i connotati, basta mettere a confronto le immagini di prima e dopo il taglio degli alberi per rendersene conto. Non solo, le strade desolate e il parco irriconoscibile dei “Giardini Murati”,  il parco accanto all’ufficio postale, più volte da noi segnalato, anch’esso è stato svuotato degli alberi nell’ultimo anno. Una logica incomprensibile!

Abbiamo sempre chiesto una programmazione del bene comune o meglio del verde comune. Abbiamo chiesto, quest’estate, la promozione di orti urbani nelle zone degradate della città.

Chiediamo, pertanto, che tutti gli alberi tagliati vengano sostituiti da altrettanti alberi e che siano alberi idonei all’arredo urbano.

Come circolo e come associazione abbiamo sempre parlato di bellezza e continueremo a farlo.

“Bellezza è il nostro immenso patrimonio di arte e cultura. Bellezza è un ambiente sano e pulito. Bellezza è agire nell’interesse del bene comune.

La bellezza dei nostri territori è la nostra dote, la nostra ricchezza. Individuarla, tutelarla, crearne di nuova è la chiave per immaginare un futuro oltre la crisi. Perchè questo diventi realtà è necessario non solo investire risorse per contrastare il degrado, l’abbandono, il consumo insensato del territorio: la vera sfida è ricostruire il concetto di bene comune, l’orgoglio dell’appartenenza e della partecipazione alla vita collettiva.”Questo è ciò in cui noi crediamo”.

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