Policoro: il volontariato al centro del convegno dell’Archeoclub

Il rapporto tra politiche culturali e volontariato al centro del convegno organizzato a Policoro dalla sezione jonica dell’Archeoclub.
Tra i relatori Pietro Cirigliano, presidente del circolo policorese “Siritide”, Vincenzo Fundone, presidente della sezione di Melfi, Gianleo Iosca, del Centro Servizi Volontariato della Basilicata e l’assessore regionale alla Cultura, Formazione e Lavoro, Rosa Mastrosimone.
Nel corso dell’incontro si è discusso dell’importanza del volontariato e di come esso possa coniugarsi non solo con le attività sociali ma anche con quelle culturali, considerate importante volano di sviluppo per l’economia e il turismo della regione.
Inoltre è stato avviato un confronto tra le diverse esperienze vissute dalle sezioni lucane dell’Archeoclub, quella melfitana e policorese, legate a due territori distanti ma accomunati dalla presenza di un patrimonio storico – artistico di inestimabile pregio.
A conclusione dei lavori l’assessore Mastrosimone ha evidenziato l’impegno della Regione a favore dei beni culturali.
L’investimento in cultura per la valorizzazione del patrimonio artistico ed archeologico è una delle scelte riconosciute a livello internazionale come strategiche per rimetter in moto l’economia e acquisire maggiore competitività – ha detto Mastrosimone – Per questo motivo la Regione Basilicata, nell’ambito di fondi ridotti in pratica a zero, cerca di portare avanti azioni di supporto verso le associazioni che propongono progetti che vadano nel senso predetto e che rappresentino un valido sostegno all’intervento pubblico”.
I beni culturali – ha aggiunto l’assessore – sono da considerarsi elementi della storia della civiltà e patrimonio dei popoli.
Per esistere hanno la necessità di essere tradotti e comunicati.
Ma le previsioni del decreto-legge 78/2010 rischiano di penalizzare fortemente questo settore.
Si rinuncia sostanzialmente all’intervento pubblico nella cultura, diventa impossibile per le amministrazioni pubbliche continuare a svolgere il compito istituzionale di promozione e diffusione della cultura.
Nonostante questo scenario – ha concluso la Mastrosimone – delineato dal decreto-legge 78/2010 rimane comunque preponderante dare alla nostra gente il senso della propria appartenenza culturale per far, poi, conoscere la nostra cultura in Italia e all’estero”.

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