Policoro: il gruppo Trenta esce dalla maggioranza ma assicura l’appoggio esterno

Trenta
Come avevamo già preannunciato prima dell’estate, mantenere la maggioranza coesa per il sindaco di Policoro Rocco Leone è sempre più difficile.
Infatti, su questo scorcio di fine estate arriva puntuale la lettera del gruppo consiliare dei Trenta che sancisce ufficialmente lo scisma dei giovani tanto cari al primo cittadino.
I quattro consiglieri del gruppo, dopo la dura critica all’operato del sindaco e, indirettamente, dei propri assessori Padula e Scarcia fatta nell’ultimo consiglio comunale, lasciano ufficialmente la maggioranza. Lo comunicano con una con una breve lettera protocollata lo scorso 25 agosto nella quale chiariscono che la scelta è la conseguenza politica delle richieste di maggior chiarezza fatte dal capogruppo Montano nel consiglio di luglio scorso e non debitamente attese dal sindaco e dalla giunta.
In particolare, si può azzardare un sempre maggior distacco tra i consiglieri e gli assessori dei Trenta già da quel consiglio prefestivo dal quale ha preso le mosse l’attuale divorzio. Già allora i due assessori non parevano condividere né nel merito né nella forma le critiche avanzate dai colleghi di lista. Oggi, dopo la richiesta di dimissioni, la separazione è netta: da un lato chi non condivide l’operato di Leone, dall’altro chi lo condivide.
In questo contesto, l’appoggio esterno comunque assicurato al sindaco, è un passaggio che andrebbe chiarito meglio: l’operato di Montano, Pinca, Sanasi e Lippo necessita una rapida disambiguazione per non apparire solo un rapido make up pre-elettorale, o addirittura uno scaltro smarcamento in attesa di costruire nuove alleanze.
Resta comunque il dato incontrovertibile che il progetto politico legato ai Trenta sia chiuso qui.
Le conseguenze non tarderanno a manifestarsi, proprio per l’imminenza delle tornata elettorale. Probabilmente assisteremo a qualche aggiustamento nelle fisionomie dei gruppi e dei progetti che parteciperanno alle prossime amministrative.
Forse è proprio questo il senso politico più profondo delle dimissioni dal direttivo Pd di Nicola Montesano, ovvero di un riassetto globale delle forze in campo in vista di una campagna elettorale molto più aspra di qualunque altra. Montesano, ormai fuori dal partito, potrà decidere se rimanere nell’agone politico o ritirarsi a vita privata.
Nel frattempo, non ci rimane che rilevare l’inizio ufficioso della campagna elettorale.
(V.C.)

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