“Revocare il bando della vendita locali di piazza Roma a Policoro”

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“L’operato dell’Amministrazione comunale di Policoro continua a manifestarsi imbarazzante ed anzi, oserei dire, ben oltre i limiti del grottesco”.

A dichiararlo, in una nota, il consigliere comunale Gianni Di Pierri, di “Policoro Futura”.

Ultimo spunto, solo in ordine di tempo, è offerto dal bando di vendita dei locali di Piazza Roma, pubblicato – come per prassi non si dovrebbe – nel cuore del mese di agosto, attraverso il quale si mettono in vendita – a prezzi inspiegabilmente esosi – i locali della storica piazza del mercato policorese, in un periodo dell’anno in cui è difficilissimo per ogni interessato in un tempo ristrettissimo (30 giorni) informarsi, predisporre i dovuti documenti, avvalersi dei consulenti, accedere ad eventuali (quasi sempre necessari) finanziamenti etc.

“Policoro Futura”, anche raccogliendo l’invito dei molti cittadini interessati, delle associazioni di categoria e di “Policoro è Tua”, insiste per la revoca del bando, che pare ormai essere cosa probabilissima.

L’ennesima retromarcia dell’Amministrazione, pur costituendo ancora una volta il metro di misura del suo discutibile operato, è pur sempre preferibile rispetto al danno irreparabile quale si verrebbe a configurare portando a compimento la procedura di vendita.

Ormai questo incredibile, frettoloso ed arruffato modo di fare, che – ritengo – imbarazzi anche gli uffici del Comune, non stupisce più ma dà l’idea del modus operandi di chi ci amministra che, nonostante tutto, continua ad ostentare successi a cui neanche la fantasia del migliore sceneggiatore accederebbe.

Si pensi alle dichiarazioni trionfalistiche sull’esito della stagione estiva che invece è stata fallimentare, o alla straordinaria e decantata “vittoria” sulla questione immondizia; loro continuano a vedere la nostra città florida e pulita, noi, di Policoro Futura, ma forse anche noi … di Policoro, la vediamo triste, impoverita da una stagione estiva fallimentare e sporca ed abbandonata come non mai.

Se e quando si renderanno conto che la fantasia è un dono meraviglioso ma l’amministrazione di una città fa parte di un universo ad essa parallelo, chiamato “realtà”, e poggeranno i piedi per terra, accettando di confrontarsi con umiltà sulle questioni e preparandosi seriamente ad affrontarle, noi ci saremo.

Per ora non si può che prendere le distanze da questo assurdo modo di fare che sta sgretolando le residue speranze di ripresa della nostra Comunità.”

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