La travolgente chitarra di Bernard Ellison e la potente voce di Dede Priest sono state le protagonista della terza e quarta serata del Blues in Town di Policoro.
Sabato sera Bernard Ellison e la sua band hanno scaldato l’anfiteatro Segni con un blues elettrico e potente, per un’esibizione che resterà nella storia della kermesse policorese.
Nono e ultimo figlio del celebre chitarrista blues, Luther Allison, Bernard ha accompagnato il padre per concerti e festival, tra cui Willie Dixon Blues All Stars e il Blues Festival di Chicago del 1983.
Erede delle migliori sonorità elettriche di Albert Collins, Bernard Allison è autore di una cultura del Blues del tutto originale, tutto giocato ai confini tra soul, funky e R&B.
E le sonorità potenti e calorose della sua chitarra hanno abbracciato e coinvolto tutto il numeroso pubblico policorese.
Altra serata, domenica, e altra personalità musicale potente e graffiante, quella della front woman texana Dede Priest, non a caso considerata la “regina del blues contemporaneo”.
Con le sue performance Dede sta ridisegnando i confini del Blues più tradizionale attraverso una contaminazione originale di Blues, Soul e Jazz.
Una voce graffiante che parte dal Blues tradizionale texano per incontrare le più interessanti sonorità e timbriche della musica contemporanea, per uno spettacolo coinvolgente, arricchito anche dal calore e dal feeling sprigionato dalla sua colorata personalità.
Prima dei due ospiti principali delle serate, spazio alle band spalla, i bolognesi Mister No Money Blues Band, i materani The Coverage e i romani Bestiario Blues.