Pisticci vuole diventare comune Plastic Free

Città di Pisticci

Il Comune di Pisticci, con Ordinanza Sindacale n. 76 del 28 maggio 2019 ha emesso disposizioni per la minimizzazione dei rifiuti, l’incremento della raccolta differenziata e la riduzione dell’impatto ambientale attraverso il divieto di commercializzazione e uso di contenitori e stoviglie monouso realizzati con materiali non biodegradabili.

Rendere Pisticci “Plastic Free” è il nuovo obiettivo dell’Amministrazione Comunale che, in linea con la Strategia europea per la plastica nell’economia circolare e con il divieto di utilizzare plastica monouso a partire dal 2021 approvato dal Parlamento Europeo, ha deciso di promuovere la diffusione di comportamenti virtuosi che assicurino la massima tutela del territorio e riducano l’utilizzo della plastica, materiale la cui dispersione in mare sta distruggendo gli ecosistemi e che rappresenta ormai un problema di rilevanza mondiale.

A decorrere dal 1 settembre 2019 – spiega il Sindaco di Pisticci Viviana Verri – sarà fatto obbligo per i commercianti e i titolari di attività artigianali e di ristorazione di utilizzare solo ed esclusivamente materiale monouso del tipo biodegradabile/compostabile: posate, piatti, bicchieri, cannucce e contenitori per l’asporto di cibi dovranno essere conformi agli standard indicati dalle norme UNI EN 13432 e UNI EN 14995. Lo stesso obbligo è rivolto alle associazioni e ai privati in occasioni di feste pubbliche e sagre, ovvero agli uffici pubblici ed agli istituti scolastici che offrono il servizio mensa. Si tratta di una scelta di civiltà che il nostro Comune e la nostra comunità devono compiere per proteggere l’ambiente dal grave inquinamento prodotto dalla plastica monouso, soprattutto nei nostri mari, come d’altronde dimostra la grande attenzione mediatica che, in questi mesi, si è sviluppata in Italia e in tutto il mondo sul tema in questione. E’ incredibile come una bambina, Greta Thunberg, sia riuscita a smuovere le coscienze di giovani e meno giovani sui temi del cambiamento climatico e della tutela dell’ambiente, per cui è arrivato il momento di agire, non solo a livello globale, ma soprattutto partendo dal basso e dalle nostre piccole comunità che, attraverso comportamenti innovativi, devono contribuire a migliorare le condizioni del pianeta. Mi auguro una proficua e matura collaborazione da parte della cittadinanza, delle attività commerciali e degli istituti scolastici che, attraverso attività didattiche, possano inculcare questi modelli virtuosi nei nostri bambini già in tenera età. Siamo naturalmente consapevoli che si tratta di un cambiamento molto importante per i nostri stili di vita, per cui abbiamo previsto un termine di alcuni mesi per abituarsi ad un nuovo concetto di gestione della plastica, materiale presente nella maggior parte degli imballaggi dei prodotti alimentari. Abbiamo condiviso questa iniziativa anche con altre amministrazioni locali, per lanciare un segnale forte nel processo di affermazione della cultura ‘plastic free’ nelle nostre vite”.

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