Nasce il Fronte Popolare di Bernalda e Metaponto

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Si è costituito martedì 11 giugno il Fronte Popolare di Bernalda Metaponto.

“Trattasi di un’organizzazione politico-sociale – si legge in un comunicato – volta a costituire un’alleanza che possa far valere la rappresentatività di quella parte della cittadinanza che non ha espresso nelle urne il proprio consenso al neo-sindaco di Bernalda Tataranno, forte invece di un 70% dei voti utili espressi, ancora non si sa per quali reali aspettative amministrative o per quali occulte induzioni elettoralistiche.

Il Fronte Popolare inizia la propria attività partendo dall’unione di intenti delle seguenti realtà politico-sociali cittadine: Movimento Astensionista Politico Italiano, Comitato Cittadiniattivi di Bernalda e Metaponto, coordinamento CVDP Bernalda-Metaponto, Movimento per Bernalda-Metaponto di Federico Scasciamacchia, Comitato per la tutela del Territorio e dell’Ambiente Bernalda.net, Nicola Caputi ex consigliere comunale Gruppo Indipendente.

La reggenza comunicativa del Fronte sarà affidata ad ognuno dei portavoce dei rispettivi componenti, che si alterneranno, mensilmente, su base rotativa.

Nel corso delle dichiarazioni di voto del 1° Consiglio Comunale tenutosi nella serata dell’11 giugno, la Capogruppo Titti Pizzolla della lista “Scelta Comune” ha già espresso il pieno appoggio collaborativo al neo-costituito Fronte Popolare, da parte dell’intera opposizione in Consiglio Comunale, verso la quale si esprimono i più vivi ringraziamenti e la piena e leale disponibilità ad affiancarla nel delicato ruolo di opposizione nell’interesse dell’intera comunità cittadina. Prima ancora di aver espletato le funzioni di formale ed ufficiale insediamento di questa nuova amministrazione comunale, l’ordine del giorno già conteneva diversi punti prestabiliti, fra i quali la modifica dello statuto comunale con l’inserimento nella giunta di una quinta figura assessorile.

Nonostante l’opposizione abbia rimarcato la necessità di aspettare che questa delicata questione potesse essere discussa in Commissione, rendendo partecipi della vicenda i cittadini dell’intera comunità sui quali ricadranno gli oneri di questa inaspettata decisione, la nuova maggioranza non ha voluto sentire ragioni votando immediatamente per questo inopportuno, nei tempi e nei modi, atto deliberativo. Analizzando il programma elettorale della lista vincitrice delle elezioni noi del Fronte Popolare non abbiamo intravisto alcuna traccia di questa volontà amministrativa, né tantomeno ci risulta che nel corso dei comizi effettuati tale evenienza sia mai stata resa pubblica.

Questa decisione rappresenta quindi per noi una vera e propria truffa elettorale, un atto tanto temerario e provocatorio quanto illecito poiché non facente parte del patto elettorale della lista di maggioranza, presa altresì unilateralmente sulle teste dei cittadini e anche dei suoi stessi elettori. Tutto ciò potrebbe anche essere interpretato come una vera e propria conseguenza ricattatoria, o addirittura il pagamento di una cospicua cambiale elettorale ai danni dell’intera cittadinanza, immediatamente raggirata da quelle che stanno emergendo null’altro che spudorate falsità scritte e raccontate.

A tal proposito si invitano gli elettori, primi fra tutti quelli della stessa maggioranza, a voler produrre anche esposti all’Autorità Giudiziaria per la tentata truffa, oltre ai danni morali e materiali subiti e subendi dall’intera collettività. Già dal primo consiglio comunale è emersa quindi la solita impronta esplicitamente autoritaristica e antidemocratica da parte della Tataranniade, che vorrebbe, a differenza di quanto declamato in lungo e in largo, una partecipazione nulla o quantomeno “passiva” della cittadinanza, o un semplice e incondizionato avallo per “affari” ignoti, verso i quali il Fronte Popolare non starà certo a guardare ma darà il giusto filo da torcere che le circostanze meritano. Per quanto riguarda l’interpellanza dell’opposizione sulla mancata appartenenza di Bernalda e Metaponto al decreto ZES, il Fronte Popolare ritiene, prima di iniziare battaglie contro i mulini a vento, che si accerti l’esatta responsabilità e la verità di come sono andati i fatti, sentendo tutte le campane dei protagonisti di questa sconcertante e squallida vicenda. E’ bene che si sappia che è finita l’epoca dei sudditi che ubbidendo ciecamente al despota che li frusta e umilia partono allo sbaraglio senza capirne il perché e il per come”.

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