Il Movimento Tutela Valbasento chiede di bloccare il rinnovo dell’Aia per Tecnoparco

Valbasento

Venerdì 14 dicembre, presso la Sala Consiliare di Marconia, si è svolto il consiglio comunale straordinario aperto, per trattare il seguente ordine del giorno: situazione ambientale del quartiere ex Snam e non solo, da ricollegare alle attività industriali di Tecnoparco e Sogemont.

Il Movimento Tutela Valbasento ha tenuto un intervento di cui si riporta il testo integrale:

“La situazione della Valbasento di per sé già grave – si legge nella nota- è compromessa da tempo, soprattutto a livello sanitario, a motivo dell’eccessivo inquinamento ambientale. Entrando nel merito della questione rinnovo dell’AIA a Tecnoparco Valbasento spa, approvata con D. G. R. n.1387 del 01/09/2010, riteniamo che la stessa non vada assolutamente rinnovata. Occorre, piuttosto, riattivare con urgenza i processi legati alla bonifica dell’area, dichiarata SIN dal lontano 2002.

Sono anni che sul territorio si parla di temi legati alla salute e all’ambiente. Le tante vittime che si segnalano per patologie neoplastiche dovrebbero spingere gli enti preposti ad attivare seri processi decisionali. Il Movimento Tutela Valbasento, attualmente impegnato nella redazione di osservazioni contrarie al rinnovo dell’AIA, ritiene che il primo cittadino pisticcese non debba avere ulteriori indugi nell’applicazione del Regio Decreto n.1265 del 1934.

Sono diverse le segnalazioni, purtroppo, che ci giungono dai cittadini di Pisticci Scalo circa la percezione, ancora, di spiacevoli sostanze olfattive, i cosiddetti “miasmi”.

Il procedimento in corso relativo all’AIA di Tecnoparco sembra, invece, essersi trasformato in una sorta di autorizzazione che verifica solo il rispetto dei limiti di emissione degli inquinati e le relative tecniche di dis – inquinamento (le c.d. migliori tecnologie disponibili: BAT nell’acronimo inglese) a prescindere dagli effetti che tali emissioni producono sui recettori umani e quindi sulla loro salute.

Recita, invece, il comma 6 articolo 29 quater del D. Lgs. 152/2006 : “Nell’ambito della Conferenza dei Servizi di cui  al  comma  5, vengono acquisite le prescrizioni del Sindaco di  cui  agli  articoli 216 e 217 del Regio Decreto 27  luglio  1934,  n. 1265”.

Tradotta in concreto questa norma significa che il parere del Sindaco è obbligatorio ed è rilasciato nell’ambito del suo ruolo di massima Autorità Sanitaria del territorio comunale. Il Parere Sanitario resta di competenza del Sindaco e non della Giunta. Lo stesso parere non può essere superato dal parere dell’Arpa nella Conferenza dei Servizi propedeutica alla decisione finale sull’AIA. L’eventuale parere negativo del Sindaco può essere di ostacolo al rilascio dell’AIA, dopo la conclusione della Conferenza dei Servizi.

La posizione della Regione Basilicata va, purtroppo, verso il rinnovo, ancora, dell’AIA a Tecnoparco, che già dal 2016 tratta rifiuti in deroga.

Lo scorso mese di giugno, a Roma, voluto dal Ministero della Salute, per mezzo dell’Istituto Superiore di Sanità, è stato presentato l’aggiornamento dello Studio Sentieri, relativo ai cosiddetti “siti contaminati”. I nuovi dati riguardano l’analisi, per il periodo 2006-2013, del profilo di salute delle popolazioni che risiedono sui SIN, tra cui la Val Basento, e che include l’incidenza dei tumori e delle anomali congenite. I dati segnalano un eccesso di mortalità e di incidenza tumorale. Lo studio mostra alcune criticità anche nel profilo di salute di bambini e giovani.

Qualcosa, a livello centrale, sembra iniziare a smuoversi, soprattutto dopo la stipula di alcuni protocolli d’intesa per la Terra dei Fuochi. Le linee di azione vertono sull’implementazione del registro tumori e delle analisi epidemiologiche, il monitoraggio della qualità dell’aria, la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema SIN, il controllo e presidio del territorio.

Sul tema bonifica parlano gli atti delle commissioni d’inchiesta, purtroppo. Inutile anche soffermarsi sulle vicende giudiziarie in corso. Diverse le inchieste che interessano proprio Tecnoparco.

In conclusione, considerato che da diversi mesi, dopo la Conferenza di Servizi del dicembre 2017 in merito all’AIA di Tecnoparco Valbasento spa, diverse associazioni, comitati, movimenti e cittadini del territorio di Pisticci, compreso il Movimento Tutela Valbasento, chiedono chiarimenti in merito e auspicano azioni concrete dal Sindaco ed dalla Maggioranza che lo supporta; visto che attualmente la Regione Basilicata partecipa per il 40% dell’azionariato di Tecnoparco con un evidente conflitto di interesse tra controllore e controllato; dato atto che la bonifica è praticamente ferma, nonostante le diverse conferenze di servizi celebrate; tenuto conto delle diverse segnalazioni da parte di cittadini e associazioni circa il persistere dei miasmi nel quartiere di Pisticci Scalo; ritenuto, inoltre, che il numero eccessivo di patologie neoplastiche potrebbe essere collegato a processi industriali relativi al trattamento di reflui tossici e nocivi;

Si chiede

– all’Amministrazione Comunale di redigere atto ufficiale di diffida nei confronti della Regione Basilicata (essendo scaduti i termini di legge da quasi 2 anni) affinché esprima il parere in merito all’istanza di riesame dell’AIA approvata con D.G.R. n.1387 del 01/09/2010;

– al Sindaco di redigere parere sanitario negativo, ai sensi del Regio Decreto n.1265 del 1934, affinché la Regione Basilicata esprima parere negativo al rinnovo dell’AIA in questione”.

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