Il M5s di Montalbano denuncia venti discariche abusive

discariche montalbano jonico

Venti discariche abusive ubicate nelle zone periferiche di Montalbano Jonico sono state denunciate dagli attivisti cittadini del Movimento 5 Stelle che  hanno, in queste ultime due settimane, predisposto una raccolta firme  per  segnalare agli organi competenti (sindaco, PM locale, Prefettura e Procura della Repubblica) la presenza di queste numerose discariche abusive che sono state debitamente fotografate e geo-localizzate.

Sono state individuate una ventina di discariche abusive, più tutte le strade di accesso al paese sono oramai ridotte ad immondezzai: è una situazione incresciosa che non segna solo la maleducazione di alcuni cittadini, ma sono anche il segnale di quanto questa amministrazione sia incapace di dare seguito alla sua stessa scelta di predisporre la raccolta Porta a Porta per il comune di Montalbano.

“La raccolta Porta a Porta – è scritto in una nota del Movimento Cinque stelle – è, nelle amministrazioni che la attuano con criterio, un vantaggio ambientale per il territorio ed è un vantaggio economico per i cittadini in quanto i rifiuti ben separati e riciclati hanno un valore commerciale elevato, tale da ridurre i costi delle tasse di raccolta e gestione dei rifiuti, oltre a dare a famiglie e utenti benefici economici diretti per la separazione di plastica, carta, lattine e vetro. Invece, a Montalbano, – continua –  il vetro raccolto non porta alcun beneficio, mentre plastica, lattine e carta non sono inserite in un percorso di filiera corta, ma vengono consegnate a due centri di trasferenza a Ferrandina, Iula e La Carpia, i quali poi “vendono” i nostri rifiuti alle società (pugliesi) di riciclo e riuso, dimezzando il guadagno che invece toccherebbe in parte al Comune (per abbattere la Tarsu) e in parte direttamente ai montalbanesi, come premio sottoforma di uno scontrino da spendere nei supermercati del paese o per altri servizi cittadini, come ad esempio le tratte di trasporto bus per i luoghi di lavoro.

A queste responsabilità di controllo, vigilanza e gestione direttamente riconducibili all’amministrazione del sindaco Enzo Devincenzis, si aggiunge poi, – si legge ancora – l’altra beffa che viene fatta ai cittadini, che separano diligentemente i rifiuti per il Porta a Porta, che è diretta responsabilità dell’amministrazione regionale del Pd, con il silenzio del Pdl e con le varie complicità anche di Sel, Idv e Udc attraverso sia la giunta regionale che le due giunte provinciali. La politica regionale e provinciale dei rifiuti solidi urbani è infatti orientata a favorire i pochi beneficiari della filiera dell’incenerimento dei rifiuti (impianti per la produzione di Css, Combustibile solido secondario e discariche per le ceneri tossiche dell’incenerimento), imprenditori vicini alla classe politica lucana di destra e di sinistra, privando i cittadini lucani e, di conseguenza, i cittadini montalbanesi, della possibilità di produrre biogas e biocompost dai propri rifiuti organici (l’umido, la carta, il cartone, gli scarti della produzione agricola e le varie potature arboree), decidendo – conclude –  arbitrariamente e contro gli stessi principi economici e ambientali per cui si differenziano i rifiuti con la raccolta Porta a Porta, di non predisporre sul territorio della Basilicata impianti per il compostaggio verde dei rifiuti e degli scarti organici.”

Gli impianti di compostaggio darebbero anche lavoro localmente a diverse unità di disoccupati, dato che devono essere impianti consortili (cioè dei Comuni vicini alla produzione dei rifiuti) e sono necessari per trasformare l’organico della zona in vantaggio economico diretto al fine di risparmiare sia sulla Tarsu che sulla bolletta energetica dei vari comuni e dei cittadini.

Gli attivisti del M5S denunciano questa complicità di malaffare tra le amministrazioni pubbliche e i pochi imprenditori che, incenerendo i rifiuti, o allungando la filiera della raccolta, traggono impropri guadagni per pochi a dispetto e discapito delle popolazioni lucane che si vedono anche costrette a separare in casa ciò che porta guadagno agli altri. Oltre ad aver visto in questi anni il moltiplicarsi delle discariche abusive.

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