Montalbano: due arresti per ricettazione

Hanno patteggiato la pena di 4 mesi di reclusione e sono ora detenuti nella casa circondariale di Matera i due pregiudicati di Montalbano Jonico arrestati dagli agenti del Commissariato di Scanzano Jonico con le accuse di ricettazione in concorso.
Si tratta di Maurizio Di Maggio di 35 anni, e di Renato Cantisani, di 29 anni, sorpresi ad occultare un ingente quantitativo di tabacchi lavorati esteri, trafugato da una tabaccheria tre settimane fa.
L’operazione è scaturita dal controllo fatto dagli agenti della Squadra Volante nei confronti di Di Maggio, pregiudicato sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale, trovato sulla strada provinciale tra Scanzano e Montalbano con uno zainetto.
Il suo tentativo di occultare lo zainetto non è sfuggito ai poliziotti, che all’interno vi hanno rinvenuto numerosi pacchetti di sigarette sporchi di fuliggine.
La spiegazione di averli trovati per caso in un campo agricolo di Policoro non ha convinto la Polizia, che si è recata a casa dell’uomo per effettuare un’accurata perquisizione.
Ben occultati all’interno della canna fumaria del camino c’erano ben 198 pacchetti di sigarette di varie marche e tipo avvolti in cinque sacchetti di plastica bianchi.
Le sigarette sono risultate le stesse rubate da un esercizio di tabaccheria di Montalbano lo scorso 19 marzo, che gli stessi proprietari hanno riconosciuto, grazie anche al prezzo scritto a penna su uno dei pacchetti con la grafia del tabaccaio.
Il valore complessivo delle sigarette sottratte quel giorno ammontava a 5 mila euro.
A quel punto gli agenti hanno raggiunto a casa Cantisani, anch’egli pregiudicato sottoposto alla misura di prevenzione dell’avviso orale e conoscente del Di Maggio, a cui era solito accompagnarsi.
Perquisito l’appartamento, ben occultati all’interno di un ripostiglio chiuso a chiave, gli investigatori hanno rinvenuto altri 120 pacchetti di sigarette di varie marche e tipo e 13 confezioni di tabacco custoditi all’interno di un cartone. Anche questo stock di sigarette e tabacco è stato riconosciuto dal tabaccaio come parte del quantitativo trafugato la notte del 19 marzo.
Al processo per direttissima svoltosi giovedì scorso i due uomini hanno patteggiato la pena di quattro mesi di reclusione e sono ora detenuti nel carcere di Matera.

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