“Maglia nera alla Basilicata per discariche e costi smaltimento rifiuti”

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“Sabato 8 febbraio all’Istituto Tecnico commerciale Manlio Capitolo di Tursi  sul tema rifiuti e sostenibilità c’e stato un incontro molto affollato e partecipato”.

A darne notizia, in un comunicato, l’associazione No Scorie Trisaia attraverso il suo portavoce Felice Santarcangelo.

“I dati sulla Basilicata – prosegue la nota – sono disarmanti per quanto riguarda il ricorso alla discarica e non a forme di recupero, riciclo e riutilizzo della materia prima della raccolta rsu che differenziano i cittadini.

La Basilicata pur essendo la regione italiana che produce procapite meno rifiuti di tutti, 371 Kg/abitanti (Ispra 2012) è la prima che fa ricorso all’utilizzo della discarica per circa l’83% dei rifiuti prodotti (dati Ispra 2010) e circa un 12% per l’incenerimento dei RU, FS, CDR prodotti in Regione (circa 26.000 ton incenerite su 214.000 prodotte -Ispra 2010) ,più altrettante quantità incenerite di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi (Ispra 2010).

Tutto questo mentre la Basilicata non ha alcun centro di compostaggio e digestione anerobica (Ispra 2011) e con 2 impianti di trattamento meccanico biologico (Ispra 2011) ma senza dati oggettivi sul materiale trattato che va a finire  in eventuale  discarica o sull’eventuale cdr o css prodotto (combustibile solido secondario) che purtroppo finisce in impianti biomasse/inceneritore, un inceneritore è invece presente secondo Ispra in Basilicata fino al 2011.

Per la raccolta differenziata la Basilicata si attesta intorno a circa il 22% (Ispra 2012) mentre il costo regionale per lo smaltimento dei rifiuti in discarica è superiore ai 100 euro per tonnellata insieme alla Campania, Liguria, Sardegna, Sicilia e Veneto .Le regioni che hanno costi medi tra i 70 e i 100 euro sono l’Abruzzo, la Calabria, il Friuli Venezia Giulia, la Lombardia, le Marche, il Molise e il Piemonte.Al di sotto dei 70 euro per tonnellata troviamo l’ Emilia Romagna, il Lazio,la  Puglia, e la Valle d’Aosta.

Con questi dati la Basilicata si conquista la maglia rosa per produzione di rifiuti procapite rsu e una maglia nera o nerissima per non aver saputo ottimizzare  il recupero a freddo della materia prima prodotta ricorrendo allo smaltimento in discarica  a costi elevati. Il tutto pesa ovviamente sulle tasche dei cittadini che avrebbero risparmiato se in questa regione lo smaltimento fosse stato nel recupero e nel riciclo dei rsu prodotti, come ampliamente dimostrato dai numerosi video proiettati nella sede dell’istituto tecnico a Tursi.Video che hanno interessato anche l’attuale discarica di Colobraro ,discarica che richiede  una messa in sicurezza immediata, a dimostrazione che le discariche sono un costo sociale anche quando quest’ultime sono chiuse. L’UE impone all’Italia il raggiungimento di percentuali di differenzazione dei rifiuti pari al 65%. Il mancato rispetto di tali percentuali comporta pesanti sanzioni che saranno, inevitabilmente, scaricate sui cittadini.
E’ notizia recente (2013) della condanna di alcuni amministratori locali a danno erariale per il mancato raggiungimento di un’ottimale differenzazione dei rifiuti

Il tema dello smaltimento e dei costi che pagano i contribuenti saranno al centro di altri incontri settimanali : 1) giorno 12 feb 2014 ore 18 consiglio comunale aperto a Policoro e giorno 14 feb 2014 ore 18 nella sala consigliare del Comune di Tursi dove ci sarà un incontro di cittadini ,istituzioni e associazioni  sul tema del costo dei rifiuti e sul nefasto  progetto di costruire un’altra mega discarica  di 95.000 mc a circa 3 km da Tursi ma nel comune di Colobraro adiacente la vecchia”.

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