L’operazione "Rabbit Hole" della Polizia contro lo spaccio di droga


Nascondevano la droga anche nelle parti intime pur di eludere i controlli della Polizia.
Oppure viaggiavano in auto con tartufi e cani per confondere il fiuto delle unità cinofile.
Ma alla fine gli agenti dei Commissariati di Pisticci e Scanzano Jonico, insieme a quelli della Squadra Mobile di Matera, sono riusciti a risalire ai responsabili di un’organizzazione operante nel Metapontino e dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti.
E lunedì mattina, al termine dell’operazione, denominata “Rabbit Hole”, sono finite agli arresti quattro giovani di Policoro, di età compresa tra i venti e i venticinque anni, due raggiunti dall’ordinanza in carcere e due finiti agli arresti domiciliari.
Altre tre ragazzi, due di Policoro e uno di Pisticci sono sottoposti all’obbligo di firma mentre altre tre persona, tra cui un pregiudicato di Taranto di 42 anni, presunto fornitore della droga, sono indagate in stato di libertà.
Nel corso delle perquisizioni della scorsa notte la Polizia ha rinvenuto circa cento grammi di hascisc, un bilancino di precisione e altri strumenti per confezionare le dosi, che si sommano alla droga, anche eroina, sequestrata nel corso delle indagini.
L’attività investigativa, durata poco meno di un anno, è stata coordinata dal sostituto procuratore di Matera, Rosanna De Fraia; secondo quanto accertato dagli agenti la banda, che si riforniva a Taranto attraverso quattro o cinque viaggi settimanali, riusciva a spacciare dai quindici ai venti grammi di eroina al giorno.
Lo spaccio avveniva in luoghi periferici o particolarmente frequentanti da giovani e giovanissimi a Policoro e Pisticci, così come nei pressi del Sert del nosocomio policorese; a rivolgersi alla banda anche tossicodipendenti della provincia di Potenza e della Calabria.
Un’indagine che testimonia l’attenzione delle forze dell’Ordine nella lotta al contrasto agli stupefacenti, che purtroppo riescono ancora ad affascinare le più giovani generazioni.

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