“Le compensazioni sulle estrazioni devono coinvolgere tutti i Comuni”

Pozzo Viggiano

Il comune di Pisticci “ha tutti i titoli per chiedere in maniera risoluta di essere interpellato ed inserito nei vari protocolli, accordi o tavoli legati alle estrazioni petrolifere ma, premesso che a mio parere le forme di ristoro sono risibili a fronte del contributo che l’intera regione offre generosamente all’economia nazionale, il fatto che i processi di lavorazione avvengono nel territorio comunale di Pisticci e le estrazioni nella val D’Agri, è da attribuire ad una eventualità geografica dettata dal caso, e proprio per questa ragione riteniamo che non può e non deve essere solo Pisticci o i comuni dove si estrae il petrolio a godere degli eventuali benefici economici”.
Lo afferma il sindaco di Pisticci Vito Anio Di Trani in una lunga nota inviata alla Regione e ai Comuni lucani parla di attività estrattive in Basilicata e relative ricadute per i comuni lucani. Di Trani ricorda come “la nostra regione è equiparabile, per grandezza demografica, ad un quartiere di una grande città e come un quartiere dovrebbe dotarsi di forme di gestione associata e di solidarietà. Il principio di solidarietà acquisisce oggi un valore particolare in assenza di occasioni di reddito per quelle famiglie che ingrossano i dati relativi alla povertà. Non è raro, infatti – continua Di Trani – che venga cessata la fornitura di gas domestico perché non si riesce a pagare la fornitura, questo lo sanno bene i Sindaci e i servizi Sociali dei comuni, ed è insopportabile che ciò accada proprio dove maggiore è la presenza di persone deboli, di anziani, di malati, ecc. Non sembra paradossale – domanda Di Trani – tale situazione in una regione ricca di risorse energetiche? Allo stesso modo è paradossale che per le famiglie lucane non esista uno schema che preveda l’abbattimento delle tariffe legate all’energia? Sarebbe fuori luogo chiedere il gas per tutti i comuni lucani che, ripeto, assommati equivalgono per popolazione a un quartiere di una grande città?
Per queste ragioni non comprendo il fatto che la stragrande maggioranza dei lucani debbano essere completamente esclusi dalla discussione legate alla questione petrolio e per le stesse ragioni chiedo il coinvolgimento di tutti i comuni della Basilicata nel costituire una forte entità collettiva al fine di chiamare il Governo Centrale e le compagnie petrolifere ad un atteggiamento equo e rispettoso delle prerogative dei cittadini lucani”.

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