L’Azienda Sanitaria di Matera avvia screening per prevenzione tumore colon

ospedale policoro

Dal 1 marzo l’Unità Operativa di Patologia Clinica e Laboratorio Analisi del P.O. di Matera, ha avviato l’attività di screening per la prevenzione del tumore del   colon-retto  mediante la ricerca  del sangue occulto nelle feci.

A tutte le persone idonee allo screening viene inviata una lettera dalla  amministrativa regionale, con l’invito ad eseguire al proprio domicilio la raccolta di un piccolo campione di feci. Il campione viene poi analizzato in laboratorio nei giorni immediatamente successivi per verificare la presenza di sangue, anche in quantità piccolissime.

Se il test è positivo, viene proposto un esame di approfondimento che permette allo specialista gastro-enterologo di capire che tipo di lesione causa questo sanguinamento. L’appuntamento per il colloquio con lo specialista è fissato direttamente dalla centrale, come ogni eventuale successivo approfondimento.

“Il programma di screening della Regione Basilicata -specifica il Dr. Vitullo direttore della U.O. Patologia Clinica e Laboratorio Analisi del P.O. di Matera- adotta un test di ultima generazione che è molto più efficiente e sensibile di quelli precedenti, che richiedevano la raccolta di tre campioni in giorni diversi. Per questo motivo nei giorni precedenti la raccolta delle feci non è necessaria una dieta particolare, anche l’assunzione farmacologia di  ferro non altera il risultato del test”.

Il test può risultare positivo a causa di varie condizioni benigne: diverticoli intestinali, emorroidi o ragadi. E’, pertanto, buona regola non allarmarsi e consultare il medico.

Particolare attenzione bisogna avere per i pazienti che assumono anticoagulanti (es. Coumadin) o antiaggreganti (es. aspirina).

“La ricerca del sangue occulto nelle feci –conclude Vitullo-, se viene effettuata con regolarità ogni due anni, è un mezzo molto efficace per prevenire il tumore del colon-retto”.

“La nostra Azienda –spiega il Direttore Generale Rocco Maglietta- lavora attivamente per invogliare i cittadini alla corretta adesione al programma di screening promosso dalla Regione. Quello del sangue occulto è, insieme agli altri, un ulteriore tassello nella fondamentale battaglia per la prevenzione delle malattie”.

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