L’amministrazione comunale di Pisticci rende noti gli esiti delle analisi sui fiumi Cavone e Basento

Fiume Cavone

L’amministrazione comunale di Pisticci rende noti i risultati delle analisi delle acque superficiali dei fiumi Basento (a monte e a valle dell’impianto Tecnoparco) e Cavone (foce).

Le analisi fanno riferimento al campionamento eseguito in data 24 maggio, considerando come riferimento normativo il Decreto 8 Novembre 2010 n. 260 Tab. 1A e 1B – “Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali”

Secondo questo decreto, il monitoraggio ambientale delle acque superficiali ha come obiettivo quello di controllare lo stato di qualità dell’acqua attraverso l’elaborazione di due indici: lo stato ecologico e lo stato chimico. I parametri da monitorare sull’intera rete sono di carattere biologico e chimico, sono elaborati ed estrapolati come valore medio annuale e permettono una classificazione che, per lo stato ecologico, prevede cinque classi (ottimo, buono, sufficiente, scarso, cattivo) e per lo stato chimico due classi (buono e non buono).

“Lo scopo delle analisi da noi commissionate, esclusivamente di tipo chimico, è quello di intraprendere uno studio che ci possa portare a capire quale è lo stato reale della qualità dei nostri fiumi, rispetto al quale faremo richiesta di un monitoraggio completo secondo il DM 260/2010 – spiega l’assessore all’Ambiente Salvatore De Angelis – Ci proponiamo di eseguire delle analisi bimestrali in un anno solare; il valore medio di concentrazione riscontrato alla fine del monitoraggio annuo, confrontato con il valore di soglia, indicherà lo stato chimico delle acque superficiali.

Fatta questa doverosa premessa, si riportano di seguito i certificati analitici.

Sono stati controllati i seguenti parametri: metalli e specie metalliche, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA), Clorofenoli, Composti VOC, Fitofarmaci.

Per il fiume Cavone, ove il prelievo del campione è stato fatto in prossimità della foce, le analisi evidenziano assenza di criticità relativamente a IPA, Clorofenoli, Composti VOC, Fitofarmaci, per i quali si sono registrati valori più bassi che lo strumento è in grado di rilevare (LdR – limite di rilevabilità).

Relativamente invece ai metalli, si evidenzia presenza di Nichel e soprattutto di Piombo, che presenta un valore superiore al limite espresso come Valore Medio Annuo (valore rilevato 23,3 microgrammi/litro a fronte del valore limite medio annuo 7,2 microgrammi/litro). Tale parametro, nella TAB 1A è considerato tra le “sostanze prioritarie” da controllare e non è annoverato tra le “sostanze pericolose prioritarie”. Sebbene ciò non comporti problemi alla salute (basti pensare che per le acque potabili, il valore limite per il piombo è pari a 10 microgrammi/litro – secondo il D.Lgs.n° 31/2001, con concentrazione massima ammissibile di 50 microgrammi/litro), tuttavia riteniamo utile monitorare il tutto attraverso il controllo bimestrale e capire se ci sono cause legate ad attività antropiche.

A tale proposito il tavolo tecnico dei sindaci del bacino del Cavone, nell’incontro tenutosi a Pisticci il 29 maggio ha richiesto agli enti competenti regionali:di voler disporre un piano di monitoraggio delle acque del fiume Cavone (in particolare delle acque superficiali, profonde e dei sedimenti), di ricevere ufficialmente la mappa di tutti i pozzi di coltivazione di gas attivi o dismessi nel bacino del fiume Cavone,di disporre una mappa catastale degli scarichi afferenti al fiume Cavone, delle attività industriali, civili e agricole.

Relativamente al fiume Basento sono state eseguite due analisi, a monte e valle dello scarico industriale di Tecnoparco. Anche in questo caso si possono fare le stesse considerazioni fatte per il Cavone, relativamente a IPA, Clorofenoli, Composti VOC, Fitofarmaci, per i quali si sono registrati valori più bassi che lo strumento è in grado di rilevare. Il cromo, nel punto di prelievo del fiume a valle dello scarico di Tecnoparco, registra un valore prossimo al limite di legge. Il Piombo e il Nichel, a monte di Tecnoparco, fanno registrare valori fuori limite e a valle segnalano riduzioni sensibili, indice probabilmente di un effetto di diluizione a valle dello scarico.

“Abbiamo intrapreso questa strada perché vogliamo capire qual è lo stato di salute dei nostri due fiumi – conclude l’Assessore De Angelis – Siamo consapevoli che da soli non otterremmo alcun risultato: per questo vorremmo intraprendere un percorso che vede coinvolti cittadini, amministrazione e enti competenti. Così riusciremo a condividere i risultati e le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi comuni di un ambiente sano. Quello che è stato fatto e viene ancora fatto nella nostra Regione e nel nostro Comune non ci tranquillizza e ci esprimeremo con determinazione per quello che ci compete. Aver segnalato come positivo il coinvolgimento di CNR e Ispra da parte della Regione nella tematica ambientale non significa che non lotteremo per la tutela del nostro territorio. Abbiamo deliberato all’unanimità in Consiglio Comunale la nostra volontà contraria al rinnovo dell’AIA di Tecnoparco e rispetteremo nelle sedi opportune quanto deliberato. Nel frattempo, come fatto con le analisi appena concluse, cerchiamo di monitorare i nostri corsi d’acqua e tutelare la salute dei nostri cittadini. Inoltre abbiamo chiesto alla Regione che il progetto EPIBAS, ricognizione preliminare di progetti/studi rivolti alla sorveglianza sanitaria in Basilicata in aree a forte rischio ambientale, venga esteso anche all’area valbasentana di Pisticci, soprattutto come modello di sorveglianza sanitaria inteso per la popolazione della Val d’Agri. In particolare, è stato richiesto che il protocollo sanitario venga esteso almeno alla popolazione di Pisticci Scalo. Abbiamo chiesto infine che venga effettuata la riperimetrazione delle attuali aree soggette a bonifica nei siti SIN e che si faccia chiarezza sullo stato dell’arte del cronoprogramma delle bonifiche delle aree SIN di Tito e Val Basento.Le tematiche ambientali non sono interpretabili soggettivamenteperché attengono a problemi e dati oggettivi. Sulle tematiche ambientali non si possono fare compromessi e noi non abbiamo alcuna intenzione di farlo”.

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