La Fidas Basilicata rinnova le cariche sociali

assemblea

Pancrazio Toscano rieletto presidente regionale Fidas per il suo secondo mandato.

Ci sono volute cinque ore di collegamento da remoto, nel rispetto delle normative anti Covid, per la Fidas Basilicata nell’espletare attraverso l’assemblea degli iscritti, gli atti democratici e trasparenti per un’associazione di volontariato. L’ufficio di presidenza per i lavori assembleari è stato istituto nella sede Casa Fidas Imperia Vignola di Grassano e tutte le 29 sezioni del territorio regionale, con i relativi delegati, hanno seguito da remoto. Ad aprire tra gli ospiti la professoressa Rosita Orlandi Vice Presidente nazionale Fidas che ha sostenuto l’importante opera che il mondo del volontariato svolge e nello specifico della Fidas che si occupa di raccolta sangue che non può e non deve fermarsi nonostante il periodo. Il rinnovo della classe dirigente e il rispetto degli adempimenti statutari è un grande esempio di democrazia che mette nelle condizioni i volontari di operare per scopi di aiuto e sostegno ai fabbisogni della società. A seguire al presidente PancrazioToscano è toccato tracciare il bilancio “morale” dei quattro anni trascorsi dalla Fidas e al segretario amministrativo Raffaele Marasco presentare il bilancio associativo . La Fidas, con le sue 29 sezioni, oggi registra tra gli iscritti 9561 donatori di cui 3824 di genere femminile e 5737 di genere maschile. I donatori attivi periodici sono 4871, 3093 uomini e 1778 donne, con un incremento di giovani donatori attivi. I giovani, di età compresa tra 18 e 30 anni, iscritti sono 1033, e raccolte 6427 di unità ematiche di cui 5082 di sangue intero e 1345 in aferesi. Tante le nuove sfide affrontate dalla Fidas come ad esempio la donazione programmata e pomeridiana, in alcune sezioni è diventata oramai prassi consolidata con ottimi risultati, venendo incontro alle esigenze di tanti donatori a cui non è concessa la possibilità di assentarsi dal lavoro negli orari antimeridiani.

“La donazione programmata è qualcosa che inizia a prendere piede e supera la spontanea generosità, sempre riconosciuta ai nostri donatori e veicola il concetto di donare quando serve e cosa serve, rispondendo a una specifica programmazione condivisa con i servizi trasfusionali, ed è coerente con le necessità delle reti d’assistenza che, nel rispetto della scelta volontaria del donatore, possono valorizzare ogni singola donazione, attraverso il migliore utilizzo dell’emocomponente donato.

L’entrata in vigore delle Convenzioni, predisposte secondo il nuovo schema tipo, a seguito dell’Accordo Stato Regione del 14 aprile 2016, avrebbe dovuto comportare un maggiore impegno delle Associazioni per rispondere in modo costante e responsabile ai bisogni dei trasfusionali regionali, concordati con la Struttura Regionale di Coordinamento, secondo una programmazione condivisa in fase di predisposizione, di attuazione e di verifica.

Nella nostra regione la Convenzione con la Regione Basilicata è stata firmata ad agosto dell’anno 2017, mentre per quella con l’Azienda Sanitaria del materano si è arrivati ad aprile del 2019 e a novembre dello stesso anno per quella dell’azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo”.

Con questi ritardi, purtroppo, è venuta meno quella che è la fase di programmazione condivisa in tutte le tre fasi prima enunciate, modello e metodo di attività che fanno riferimento alla normativa che regola il sistema sangue nazionale.

La Fidas Basilicata, con una propria struttura di un volontariato professionale, in questo quadriennio ha conseguito l’autorizzazione all’esercizio e all’accreditamento istituzionale alla rete trasfusionale nazionale, in attuazione di norme aggiornate, sotto il profilo tecnico, scientifico e organizzativo, relativo ai requisiti di qualità e di sicurezza del sangue e degli emocomponenti, ricevendo elogi da parte di tutti gli enti regionali e nazionali.

Con la struttura interna della Qualità sono stati eseguiti audit interni presso l’UdR e i PdR per verificare il corretto utilizzo delle procedure al fine di agire in qualità e sicurezza nella donazione. I risultati raggiunti nel corso dell’anno sono conseguenza anche di un lavoro serio e professionale fatto da tutti in Fidas: da parte della Direzione sanitaria, dal personale medico ed infermieristico, a cui va il mio personale ringraziamento per il lavoro svolto, da tutta la componente associativa che ha dovuto seguire durante gli anni percorsi formativi necessari a prevenire errori e migliorare la conoscenza delle procedure, anche sotto la spinta degli audit di CLS Bering.

Tanti gli appuntamenti e iniziative messe in campo in questi 4 anni e nessuno potrà mai dimenticare l’emozione vissuta ad organizzare e vivere il 58.mo Congresso Nazionale Fidas a Matera e la 38.ma Giornata del Donatore con la partecipazione di oltre 5000 donatori provenienti da tutta Italia, nel pieno degli eventi di Matera Capitale della Cultura Europea. Guardando al futuro, lo scopo è la promozione di una diffusa coscienza trasfusionale, ma anche sviluppare e coordinare su scala regionale la promozione del dono volontario, anonimo, gratuito e periodico del sangue e suoi componenti.

In questo contesto bisogna organizzarsi per portare avanti un lavoro impegnativo dove la squadra è fondamentale e necessaria.

Non un uomo al comando, ma un gruppo coeso, propositivo ed operoso, assumendone ognuno le proprie responsabilità.del dono, motore principale della raccolta di sangue regionale”.

Il nuovo direttivo è così composto: Pancrazio Toscano, Antonietta Tortorelli, Carmelo Di Corleto, Angela Grieco, Giovanna Amato, Isa Cammarota, Michele Lacava, Rossela Centrone, Raffaele Marasco, tra i supplenti: Roberto Santangelo, Giacomo Tortorelli, Salvatore Pagano

Probiviri: Rocco Franciosa, Achille Palma, Vincenzo Francomanno; revisori dei conti: Michele Fierro, Leonardo Labriola, Cosimo Losito.

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