La doppia anima dell’artista materana Nahaze nel nuovo singolo “Wasted”

wasted

Un esordio importante quello di Nahaze che con il suo singolo “Carillon”, in collaborazione con Achille Lauro, Boss Doms, ha scalato subito i vertici delle classifiche: al n. 2 della viral di Spotify, al n.2 di Shazam, in top 50 su Spotify, in top 20 nella classifica radiofonica, più di 8,5 milioni di streaming, 5 milioni di visualizzazioni su youtube. Questi sono solo alcuni dei numeri di un successo che ha conquistato subito pubblico e critica e che le hanno consentito di essere riconosciuta da tutti gli esperti del settore come la vera rivelazione del 2019-2020, oltre ad essere paragonata ad artisti di fama mondiale come Billie Eilish.

Nahaze pubblica venerdì 29 maggio il nuovo singolo “Wasted” (elektrarecords / Warner Music italia). Per la prima volta mostra la sua vera anima artistica, marcata da un requisito che la rende unica nel panorama musicale italiano: il bilinguismo. Nahaze canta e scrive in italiano e in inglese, abbattendo le barriere linguistiche e mescolando le due lingue fino a fonderle in un unico linguaggio universale.

Nahaze, vissuta da sempre in una famiglia amante della musica, ha avuto la possibilità di vivere appieno la sua passione, fino a decidere di intraprendere la carriera di cantante e autrice. Scoperta dal Manager Angelo Calculli, direttore artistico e talent scout del progetto MK3/elektrarecords, folgorato dal brano “Carillon”, frutto della collaborazione con giovanissimi artisti materani, ha immediatamente creduto in lei, fino a portarla all’attenzione di Marco Alboni, Presidente di Warner Music Italia.

Lo stesso Angelo Calculli è stato il fautore della collaborazione di Nahaze con Achille Lauro, con cui il manager lavora da quasi 3 anni, enel dicembre scorso l’artista ha pubblicato “Carillon” per elektrarecords un brano che vanta proprio la collaborazione con Achille Lauro e Boss Doms, che hanno rivisitato il brano originale, ottenendo un ottimo riscontro da pubblico e critica. Colpito dall’intero repertorio artistico di Nahaze, Angelo Calculli la accompagnerà nel successo di questo 2020 che vedrà ancora l’uscita di 2 singoli e culminerà ad ottobre con l’uscita dell’album.

“Nahaze è un miracolo della natura – dichiara Angelo Calculli, unn vero portento se si pensa che ha solo 19 anni e la sua voce è già cosi matura. Quando l’ascoltai la prima volta ebbi subito la sensazione di trovarmi di fronte ad una artista assolutamente unica nel suo genere. La capacità di fondere inglese ed italiano, sia in termini di scrittura che di cantato, mi fecero capire che il suo sarebbe stato un progetto di successo immediato, che avrebbe sovvertito le regole del successo nella musica italiana consentendole di partire da zero e arrivare a 100 in un colpo solo. Era estate e chiamai immediatamente Marco Alboni, Presidente della Warner Music Italia, per parlargli di questo piccolo fenomeno. Sono certo che con Wasted il trionfo di Nahaze varcherà i confini italiani; ho già avviato accordi con uffici stampa internazionali per iniziare la promozione di Nahaze all’estero dove credo sia giusto che abbia un suo spazio nella musica internazionale. Nahaze, nonostante la giovane età è una ragazza molto matura che risente di una sana educazione familiare e che ha avuto la fortuna, pur essendo vissuta in una cittadina piccola e difficile come Matera, di aver avuto il sostegno familiare nel coltivare questa sua passione. Sono particolarmente felice che grazie a lei anche altri ragazzi di Matera o della provincia possano avere una possibilità. Dai suoi storici produttori di Carillon, Dario Vizziello, Antonio Fortunato, Francesco Perrone e Giuseppe Donvito, fino a Lorenzo D’Ercole, produttore del nuovo brano Wasted. Ho iniziato a seguire come manager anche un nuovo gruppo di Policoro, 16Gang, di cui presto sentirete parlare per essere una crew emergente nel genere Tecno Trap e House Trap.”

La canzone Wasted nasce durante una lezione a scuola su Pascal, un connubio di riflessioni partite dalla quotidianità. Un racconto molto introspettivo del pensiero della giovane artista che sente di sprecare il tempo in ogni cosa che fa, nonostante si impegni e cerchi di impiegarlo al meglio tutto sembra inutile, senza un fine. Il titolo fa riferimento al doppio significato della parola waste che tradotta indica sia “stare male” che “sprecare”, un singolo termine dal duplice significato che riflette ed interpreta uno stato d’animo generazionale globale.

“Wasted è la concettualizzazione e l’osservazione del tempo che scandisce gli enigmi umani” – dichiara Nahaze, una corsa contro il tempo o il tempo che scorre. Prendere e perdere tempo, mentre si cerca di non sprecarlo. Tenere il tempo in due lingue diverse, senza inizio né fine.”

L’immaginario di “Wasted” è strettamente legato ai paesaggi di Gloucester, dove Nahaze trascorreva le sue estati con la nonna materna inglese Hazel, da cui ha preso il nome d’arte, fondendolo al suo primo nome Nathalie. I colori dell’inghilterra e le sue atmosfere, raccontano una realtà che fa parte di Nahaze e che inevitabilmente traspare nei suoi pezzi.

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