Il Comitato Ospedale Policoro prepara il presidio



Un presidio permanente davanti l’ospedale di Policoro e un incontro pubblico per spiegare ai cittadini ciò che realmente sta accadendo al nosocomio della città.

Sono queste le due iniziative che il Comitato in difesa dell’ospedale di Policoro sta per attuare nei prossimi giorni.
“Mancano solo le autorizzazioni – ci ha spiegato il portavoce del comitato, Ottavio Frammartino – appena le avremo inizieremo la nostra lotta contro le decisioni che vedono penalizzato il nostro ospedale.
Ci stabilizzeremo con una roulotte davanti l’ospedale, dove forniremo informazioni dettagliate su quello che sta per accadere all’ospedale ai cittadini ed inoltre cercheremo attraverso pubblici incontri di sensibilizzare la cittadinanza sul problema poiché solo unendo le forze si può riuscire ad ottenere risultati”.
Il comitato è preoccupato da ciò che scaturisce dal nuovo Piano Sanitario Regionale che prevede l’accorpamento dei reparti di Rianimazione e Utic in una singola area di emergenza.
Un accorpamento che, secondo Frammartino, non potrebbe essere effettuato poiché l’ospedale di Policoro è un Psa ossia un Pronto Soccorso Attivo e quindi necessita di una rianimazione separata. 
“Infatti – ci spiega il portavoce del comitato – in nessun ospedale italiano con Psa i reparti dell’Utic e della Rianimazione sono accorpati. In più, il piano sanitario prevde che l’accorpamento venga effettuato nei locali della decontaminazione che l’ospedale di Policoro avrebbe dovuto utilizzare per eventuali casi di contaminazione”.
L’appello dunque che il comitato fa a tutti i cittadini è quello di mobilitarsi in quando un ridimensionamento di questo ospedale oltre ad essere un duro colpo al diritto alla salute, segnerebbe la “morte di Policoro e del Metapontino”.

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