Giunta regionale approva Piano provinciale di Protezione civile di Matera

La Giunta Regionale ha approvato nella seduta del 28 luglio scorso il Piano provinciale di Protezione Civile di Matera.

“Questo importante documento di pianificazione – spiega il dirigente dell’Ufficio per la Protezione Civile della Regione Basilicata, Giovanni Di Bello –  è stato redatto da un gruppo di lavoro costituito e coordinato dal Prefetto di Matera e composto dagli Uffici regionali per la Protezione Civile e Difesa del Suolo, del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, dell’Autorità di Distretto dell’Appennino Meridionale; alla stesura del documento hanno contribuito anche le altre componenti del sistema di protezione civile, quali le forze dell’ordine, i Comuni, gli Enti gestori dei servizi essenziali etc.

L’approvazione del Piano, unitamente alla avvenuta inaugurazione della Sala Operativa Integrata Provincia di Matera, rappresenta un fondamentale traguardo nell’implementazione del sistema organizzativo di Protezione Civile e nella definizione del modello operativo di intervento su scala provinciale.

Come stabilito dal d.lgs. 1/2018 ‘Codice della protezione Civile’ e dalle direttive nazionali, il Piano parte dall’esame delle caratteristiche del territorio, valutandone i rischi presenti su di esso, attraverso la costruzione e la rappresentazione di scenari di eventi calamitosi e di danno.

Dopo l’approvazione di tale fondamentale strumento, per il quale l’Ufficio per la Protezione Civile regionale ha svolto un ruolo di primo piano, l’attività pianificatoria proseguirà con la redazione dell’analogo documento della provincia di Potenza e con la redazione del Piano Regionale di Protezione Civile.

La pianificazione di protezione civile – conclude Di Bello –  rappresenta una fondamentale attività di prevenzione non strutturale, che insieme all’attività formativa ed addestrativa e alla diffusione della cultura di protezione civile contribuisce a rendere i cittadini lucani più resilienti, in quanto consapevoli dei rischi a cui sono esposti e più pronti e preparati ad adottare misure di autoprotezione in caso di emergenza”.

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