“Diritto alla scuola? Non per tutti”

modarelli

“La scuola è iniziata per tutti, ma per gli studenti con disabilità l’insegnamento e il diritto allo studio sembra solo un’utopia”.

A dichiararlo, in una nota, è il consigliere provinciale Gianluca Modarelli che interviene sull’assistenza specialistica agli alunni con handicap nelle scuole superiori della provincia di Matera.

“Le famiglie dei ragazzi con disabilità psicofisiche – dichiara Modarelli – che frequentano le scuole d’istruzione secondaria superiore delle provincia urlano, ormai da troppo tempo, che sia previsto personale specializzato al fine di consentire ai propri figli la possibilità di non dover rinunciare allo studio.

Nonostante i continui solleciti, a circa due mesi dalla fine dell’anno scolastico, nulla è stato fatto.Nessun assistente incaricato! Anzi in data 2 marzo con determinazione n. 671 viene annullata in sede di autotutela la procedura di gara per l’affidamento del “servizio di assistenza educativa specialistica in favore degli alunni con disabilità frequentanti gli istituti di istruzione secondaria di 2° grado della Provincia di Matera per l’anno 2015”.

Tali “ritardi”, per usare un eufemismo – continua Modarelli –  non possono essere più condivisi perché in questo modo si lede un diritto, quello all’istruzione, costituzionalmente garantito. Non è ammissibile che una famiglia, già colpita dalle difficoltà economiche a cui la malattia espone, debba anche accollarsi gli esborsi per mandare i figli a scuola dovendo, a volte, rinunciare a poterlo fare per impossibilità economica. In tale contesto sento il dovere di lanciare un appello al Presidente della Provincia di Matera Francesco De Giacomo ed al consigliere provinciale con delega alla cultura e formazione  Anna Maria Amenta denunciando tale “inadempienza amministrativa”, per cercare di trovare una soluzione definitiva ad un problema che non può più essere differito, auspicando che in tempi brevissimi venga indetta una nuova gara affinchè, per i prossimi anni, non si debba più affrontare questa problematica.

È giusto che tutti i ragazzi abbiano la possibilità di formarsi e crescere all’interno della scuola e di vedere realizzati i loro sogni. Si è scritto tanto sulla necessità di abbattere le barriere, ma la vere “barriere” che impediscono l’integrazione sociale e lavorativa non sono, purtroppo, solo quelle architettoniche e fisiche. Ritengo – conclude Modarelli – che l’indifferenza ed il pressapochismo costituiscano le barriere più difficili da demolire. Diciamo no all’ignoranza di chi ancora ritiene che le persone con handicap non abbiano alcun diritto e diciamo si alla sensibilità e al cambiamento anche nel nostro piccolo. Parliamo di persone capaci di dare tanto, nei cui confronti siamo obbligati a batterci per garantirgli, quanto meno, ciò che spetta loro per diritto”.

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