Crle: seconda giornata di lavori a Policoro


Proseguono i lavori della riunione annuale della Commissione Regionale dei Lucani all’Estero, in corso di svolgimento a Policoro.
Nel corso dell’assemblea si è provveduto ad eleggere il comitato esecutivo e a discutere sui piani annuali e triennali che saranno approntati nei prossimi anni.
Soprattutto si è ribadita la funzione strategica di questo organismo per la Regione Basilicata, per garantire alle comunità dei lucani sparse per il mondo ogni valido supporto alle iniziative che si vorrà realizzare.
Con una finalità chiara: contribuire alla crescita dell’altra Basilicata, quella Basilicata che si trova al di fuori dei confini nazionali e che ha scelto di mantenere un legame stretto e stabile con le sue radici.
Nella seconda giornata spazio alle tematiche economiche, con gli interventi di Pasquale Carrano, presidente di Confindustria Basilicata, e di Erminio Restaino, assessore regionale alle Attività Produttive.
Sviluppo economico e strategia di impresa al centro del dibattito, dove sono state illustrate priorità, aspettative e reali possibilità di occupazione in Basilicata e, quindi, le concrete occasioni per porre in sintonia le capacità imprenditoriali dei lucani emigrati con il sistema produttivo della terra di origine.
Non solo le parole delle istituzioni ma anche gli interventi di chi è rimasto lucano pur vivendo in altre nazioni europee.
Interventi che parlano di iniziative avviate, come l’introduzione della produzione dell’olio d’olivo in Cile, oppure di ritorni nelle terre dei padri.
Come la storia di Mariangela Zito, cittadina colombiana originaria di San Giorgio Lucano.
Proprio lei, pochi mesi fa, ha scelto di lasciare la sua patria adottiva per tornare dove sono le sue radici e scoprire una realtà completamente diversa rispetto alla caotica Bogotà, capitale della Colombia.
Una realtà fatta di piccoli gesti, antiche abitudini e tradizioni ancestrali, dove Mariangela ha scelto di far vivere le sue figlie.
Una delle tante testimonianze che dimostrano il legame viscerale tra la Basilicata e i suoi figli provenienti dai quattro angoli del mondo.

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