Coronavirus: sulla questione test sierologici il gruppo consiliare “Scelta Comune” scrive all’amministrazione comunale

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Il gruppo consiliare di Bernalda “Scelta Comune” ha inviato una lettera aperta all’amministrazione comunale circa la questione test sierologici.

“In questi giorni -si legge nella missiva – si discute molto dei test sierologici acquistati dal Comune di Bernalda per effettuare uno screening sul territorio comunale.

Come gruppo di opposizione, cogliamo l’occasione per palesare nuovamente la nostra disponibilità a collaborare in questo periodo di emergenza sanitaria, disponibilità ad oggi ignorata dagli amministratori e al contempo, riteniamo doveroso intervenire per fare chiarezza su quanto negli scorsi giorni avvenuto riguardo la questione dei test sierologici.

Premessa:  –  Il Ministero della Salute con la Circolare del 03/04/2020 puntualizza che i test sierologici ( i cosiddetti “test rapidi”)” … i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IGM e IGG specifici per la diagnosi da SARS-C0V2, secondo ilparere espresso dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico, n.d.a.), non possono, allo stato attuale dell’ evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNAvirale dei tamponi nasofaringei secondo rotocolli indicati dall’ OMS”; –  Il 06/04/2020la Regione Basilicata – Dipartimento Politiche della Persona,a firma del Dirigente Generale dott. Ernesto Esposito,inoltra a mezzo pec una nota in cui viene chiaramente detto che ”…i test rapidi sierologici non hanno una elevata predittività in quanto presentano una rilevante possibilità di fornire risultati falsi negativi o falsi positivi. Nonostante ciò si ritiene utile poter effettuare tali test soltanto come iniziali e generici screening riservati però a specifiche categorie di persone. Tanto premesso si ritiene indispensabile limitare l’effettuazione dei succitati test soltanto agli operatori sanitari e alle FF.OO. in accordo con il Dipartimento delle Politiche della Persona, predisponendo un piano definito che prevede, tra l’altro, precisi criteri di esecuzione dei test.”; –  Il 18/04/2020 Il Comitato Tecnico Scientifico – CTS- in una nota dichiara che “Ad oggi i test basati sull’identificazione di anticorpi (sia di tipo IgM che di tipo IgG) diretti verso il virus Sars-CoV-2 non sono in grado di fornire risultati sufficientemente attendibili e di comprovata utilità per la diagnosi rapida nei pazienti che sviluppano Covid-19 e che non

possono sostituire il test classico basato sull’identificazione dell’Rna virale nel materiale ottenuto dal tampone rino-faringeo”e specifica che “Il Cts ritiene indispensabile la conduzione di valutazioni comparative tra i risultati ottenibili attraverso l’impiego dei tamponi e i test rapidi nell’ambito di studi rigorosamente condotti e condivide con le Regioni la disponibilità a fornire suggerimenti nel merito”; –  Il 14/04/2020 il Sindaco di Bernalda decide di acquistare ben 2000 test sierologici con delibera di Giunta Comunale n. 34 del 14/04/2020; –  Il 15/04/2020 il sindaco trasmette alla Task Force Regionale una nota con gli estremi della delibera di giunta comunicando contestualmente l’inizio di una campagna di screening con test rapidi; –  Il 16/04/2020 la Regione Basilicata – Dipartimento Politiche della Persona, a firma del Dirigente Generale dott. Ernesto Esposito, inoltra a mezzo pec una nota nella quale è chiaramente detto che “…tali test devono essere effettuati prioritariamente agli operatori sanitari e alle FF.OO., nell’ambito di un piano concordato con il Dipartimento Politiche della Persona e alla presenza di operatori sanitari di ASP o di ASM” perché in caso di risultato positivo, è necessario effettuare il tampone che ad oggi è l’unico esame attendibile al 100% e che in questi giorni il personale sanitario è indisponibile in quanto già impegnato nell’effettuare i tamponi ai soggetti sintomatici e nelle RRSSAA.

Tutto ciò premesso, è lecito chiedersi quale fosse la fretta del Sindaco nell’acquistare e nell’iniziare la campagna di screening (a pagamento) non tenendo conto delle disposizioni in materia a livello nazionale e regionale.

Il test sierologico non è la cura e non è neanche il vaccino contro il Covid 19, ma è solo un esame, ancora inaffidabile, che richiede in caso di positività un’ulteriore verifica con il tampone e certamente a tempo debito l’Istituzione preposta procederà alla mappatura epidemiologica anche sul territorio comunale di Bernalda. Senza disperdersi nelle fantasiose congetture della strumentazione politica, vale il principio della ottemperanza a quanto disposto dalla Task Force Regionale per la gestione delle priorità nell’emergenza. Questa tragica esperienza ahimè non ancora conclusa, che sta cambiando la storia e la vita di ognuno di noi, ci insegna un principio basilare: Il rigoroso rispetto delle regole per il conseguimento del risultato… principio valido anche per il sindaco di Bernalda!”

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