Coronavirus: “sforzo collettivo per evitare la sospensione delle attività didattiche in presenza”

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“E’ necessario produrre un grande sforzo collettivo per evitare in Basilicata la sospensione dell’attività scolastica in presenza. L’opera encomiabile fatta dalle istituzioni scolastiche nei mesi scorsi finalizzata a garantire la ripresa delle lezioni nelle aule deve essere sostenuta anche dalle autorità sanitarie regionali anche attraverso la messa a disposizione di test antigenici rapidi che consentano di tracciare il contagio mettendo in sicurezza il nostro sistema scolastico. Il Ministero della Salute con proprie circolari ha impartito alle Regioni precise direttive finalizzate alla effettuazione di test rapidi per tenere aperte le scuole. E’ indispensabile che anche la Basilicata produca uno sforzo per utilizzare tale procedura. I Comuni a loro volta sono impegnati a garantire la sicurezza degli alunni nei percorsi per raggiungere le scuole e per tornare nelle abitazioni ”.

Questa in sintesi la posizione espressa dall’Anci Basilicata nel corso di una riunione convocata martedì in tarda mattinata dal Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e ribadita dal Consiglio Direttivo dell’Associazione dei Comuni nella serata di ieri.

“La stessa decisione di tenere aperte la scuola primaria e secondaria di primo grado persino nelle regioni e territori dichiarati zona rossa testimonia meglio di qualsiasi altra considerazione quale sia la linea da seguire perché ai bambini sia permesso frequentare le lezioni in presenza. E’ necessario non alimentare inutili e dannose contrapposizioni tra centro e periferia, i contenuti dei Decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri vanno rispettati. E’ del tutto chiaro che i Sindaci non hanno il potere di chiudere le scuole, quale provvedimento generale, e quindi non devono essere sottoposti ad ulteriori pressioni e soprattutto non devono essere lasciati soli di fronte all’emergenza. In questo senso si è espresso molto chiaramente il Ministero dell’Istruzione.La Didattica a Distanza (DAD) per scuole elementari e medie sarà l’ultima dolorosa decisione che si dovrà prendere se non ci saranno alternative. Le scuole – ha ribadito l’Anci – sono sicure grazie al lavoro di tutti, dal Ministero a tutto il personale della scuola e grazie anche all’impegno della Regione e dei Sindaci e delle Amministrazioni Locali che si sono prodigati per adeguarel e strutturare i plessi scolastici in modo da assicurare distanziamento e sicurezza. I bambini fuori dalla scuola corrono maggiori rischi rispetto alla loro presenza in aula. Le famiglie non devono ancora una volta essere sottoposte ad uno stress insopportabile. Per i bambini con disabilità la Didattica a Distanza costituirebbe l’ennesimo grave problema di isolamento e discriminazione che non ci possiamo permettere.

Il Direttivo dell’Anci Basilicata ha ribadito la necessità che la Regione risolva rapidamente i problemi più volte evidenziati dall’Associazione dei Comuni sul fronte del numero insufficiente di Tamponi, del concreto e razionale tracciamento del contagio, dell’adeguatezza delle Unità anticovid (USCO) che richiedono altro personale, della concreta disponibilità degli ospedali Covid sul territorio, del rafforzamento della medicina di base che dovrebbe costituire la prima barriera contro il diffondersi del virus”.

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