Coronavirus: “riattivare l’ospedale di Tinchi come struttura per il positivi”

Ospedale Tinchi - Comitato
“Leggo che la Regione Basilicata sta valutando l’individuazione di altre strutture da destinare ai ricoveri di pazienti positivi al Covid-19 asintomatici e paucisintomatici con posti letto da aggiungere a quelli degli ospedali da campo e a quelli dei reparti Covid. A Marzo abbiamo avuto l’idea della conversione delle sale operatorie degli Ospedali territoriali. Dopo il reparto delle malattie infettive istituito a Venosa, il presidente della regione Vito Bardi assunse l’impegno di individuare un’altra struttura a sud della regione con la consapevolezza che tutto poteva accadere e che niente doveva essere lasciato al caso e che nella frazione di Pisticci non fu fatto alcun sopralluogo”.
Lo scrive in un comunicato stampa Giuseppe Cisterna, membro del Comitato in difesa dell’ospedale di Tinchi.
“La struttura di Tinchi – spiega Cisterna – potrebbe essere un centro di accoglienza e cura dei pazienti affetti da Coronavirus. Presidente, si renda conto del momento e delle promesse fatte precedentemente perché non avete più l’alibi continuo per non riaprire Tinchi perfettamente utilizzabile anche grazie all’articolo 4 del decreto Cura Italia, comma 1 e 2 che prevedono la possibilità di usare immediatamente per via dell’emergenza le stutture sanitarie sprovviste di agibilità. Se la legge dice che nessuna nuova agibilità necessita per l’utilizzo dei locali dell’ospedale di Tinchi, allora perché non utilizzarlo. Invito il dott Ernesto Esposito e tutte le autorità regionali ad effettuare quanto prima un sopralluogo nella struttura. Presidente Bardi mantenga le Sue promesse”.

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