Coronavirus: “No allo slogan ‘chiudere tutto a prescindere'”

lavoro donne

“In questi giorni molti lavoratori, giustamente preoccupati, sostengono lo slogan del ‘chiudere tutto a prescindere’. La cosa grave è che questa teoria è sostenuta anche dagli addetti ai lavori, a caccia di consenso”.

Lo scrive in una nota il segretario generale della Femca Cisl, Francesco Carella.

“A loro – prosegue Carella – che non hanno il coraggio di affrontare la verità, chiedo vivamente di essere realisti in quanto  decisioni di questo tipo devono sempre essere ponderate e prese con tutte le valutazioni del caso, soprattutto da chi ne ha le competenze, ascoltando le indicazioni delle organizzazioni sindacali. La salute dei lavoratori deve essere sempre messa al primo posto ma ci sono aziende che, fermandosi, danneggerebbero il sistema produttivo. Senza considerare che la ripartenza potrebbe essere un bagno di sangue per tutti quanti in una regione come la Basilicata dove molte aziende fanno immani sacrifici per restare.

Dove le attività possono essere fatte in sicurezza  bisogna tenere duro, azzerando i rischi come si sta facendo grazie al grande senso di responsabilità di tanti lavoratori. Voglio ringraziare quei lavoratori che ancora lavorano e che stanno aiutando a non far crollare definitivamente l’economia del nostro Paese ed in particolare della Basilicata. Come Femca Cisl siamo tutti i giorni sul pezzo e in stretto contatto con gli Rsu e gli Rls. Certo, in una fase delicata come questa, vanno monitorate con ancora più attenzione aree come la Val D’Agri e Tempa Rossa, adottando misure molto più rigide, visti gli ultimi casi. Ultima cosa – conclude Carella – la preoccupazione per i lavoratori delle aziende in cui non c’è il sindacato. Stiamo sforzandoci con ogni mezzo per raggiungere e garantire anche loro”.

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