Calanchi di Montalbano Jonico: Primo campo di osservazione migrazione Rapaci


L’associazione “Lanius – ricerca e divulgazione naturalistica in Basilicata” ha condotto il primo campo di osservazione per la migrazione di rapaci, nella Riserva Naturale dei Calanchi di Montalbano Jonico. 

I risultati ottenuti sono stati resi noti sabato scorso in un incontro pubblico presso la Sala Consiliare di corso Carlo Alberto.
Presente un ristretto pubblico di appassionati ed esperti del settore. 
Nove i giorni dedicati al monitoraggio dei flussi migratori provenienti da Sud-Ovest e diretti verso Nord- Est. 
Dal 28 Aprile al 6 Maggio, tutti i giorni, dalle 8,30 alle 19,00, il responsabile del progetto, Donato Lorubbio, con Egidio Fulco, Alfredo Vilmer Sabino, Antonio De Stefano, Mirella Campochiaro e Gianluca Costantini, hanno condotto l’osservazione sul campo, registrando i dati e producendo una raccolta fotografica illustrativa. 
Esperienza nuova per la tradizione scientifica lucana che ha fatto emergere la Riserva dei Calanchi come sito strategico per il flusso migratorio dei rapaci e per la conservazione della biodiversità ornitica ed ha evidenziato l’importanza di estendere, negli anni successivi, il periodo temporale di rilevazione, per avere a disposizione dati più attendibile. 
Registrati 1232 esemplari che hanno manifestato un comportamento migratorio, classificabili in undici specie diverse. 
La specie più diffusa quella del falco pecchiaiolo con oltre mille individui registrati. Dal nibbio reale, specie molto comune in Basilicata al grifone, dall’albanella pallida alla poiana codabianca, presenze che lasciano intravedere quanto variegato sia questo mondo e quanto spazio trovino nuovi studi ed approfondimenti. 
Lo sviluppo di questo tipo di progetto anche negli anni a venire potrà migliorare la pianificazione territoriale ed orientare le scelte energetiche alternative della regione, come l’installazione di centrali eoliche, che costituiscono una delle principale minacce per la migrazione/conservazione dei volatili. 
La rilevazione sistematica e l’offerta di prove scientifiche inconfutabili possono supportare la creazione delle Zps, Zone di protezione speciale, che per direttiva europea, sono finalizzate al mantenimento degli habitat naturali e alla preservazione delle popolazioni di uccelli selvatici in migrazione. 
Il territorio dei Calanchi montalbanesi è già incluso tra le aree IBA (Important Bird Area, aree importanti per gli uccelli) per la eccezionale concentrazione di uccelli di diverse specie. 
Aree IBA antesignane delle Zps ma non ancora riconosciute tali. 
L’obiettivo di queste ricerche è dare un contributo decisivo nell’accelerarne l’istituzione. 
A seguire, per completare l’evento di avifauna, una breve escursione serale, al chiaro di luna, alla suggestiva ricerca dei rapaci notturni che popolano la riserva.
Mariangela Di Sanzo

Ultime

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*