Busta intimidatoria recapitata al giornalista Filippo Mele

filippo mele

Una busta con un proiettile, un foglio bianco e una penna rossa è stata lasciata, mercoledì mattina, davanti l’abitazione di Scanzano Jonico del cronista della Gazzetta del Mezzogiorno Filippo Mele.

Il giornalista, storico corrispondente per la Gazzetta dal Metapontino, medico e già amministratore del comune jonico, si è occupato i tutti gli episodi di cronaca che hanno interessato Scanzano e la costa lucana nel corso degli anni, in ultimo l’indagine della Dda di Potenza che ha portato ai venticinque arresti della scorsa settimana.

Venerdì 5 ottobre Mele ha partecipato come relatore al convegno “Scanzano: ciò che inferno non è”; nel suo intervento ha ricordato alcuni degli episodi criminali verificatisi a Scanzano negli ultimi dieci anni, contrapponendo quell’inferno al paradiso fatto dalle iniziative per la legalità e la giustizia organizzati dalla parrocchia e dai giovani.

Sulla vicenda stanno indagando i Carabinieri della Compagnia di Policoro.

Al collega Filippo Mele la solidarietà della nostra redazione.

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