Batterio Killer: la Cia Basilicata rassicura:"Nessun pericolo per gli ortaggi"

Gli ortaggi e le verdure (oltre ai cetrioli) venduti in Basilicata nei mercati all’ingrosso e al dettaglio, di produzione locale o di provenienza per gran parte dalle vicine Puglia e Campania, sono più che sicuri sia per la garanzia dell’origine di produzione che per i controlli sanitari a cui sono sottoposti.

E’ quanto sottolinea la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori della Basilicata invitando i consumatori lucani a “non lasciarsi prendere dalla psicosi provocata dal “batterio killer”, problema sicuramente serissimo ma che non riguarda ortaggi e verdure in produzione e in vendita in Italia”.

Al calo dei consumi nazionali (tra il 5 e l’8 per cento), in pochi giorni – aggiunge la Cia – si somma il danno di export che ha superato abbondantemente i 20 milioni di euro e che ha coinvolto già numerose aziende specializzate del Metapontino, della Val d’Agri e del Vulture-Alto Bradano.
Produzione ed export di ortaggi e verdure rappresentano una quota consistente per la Produzione Lorda Vendibile complessiva regionale in agricoltura. 
Ecco perché occorrono al più presto interventi concreti di sostegno per un settore in evidente crisi attraverso l’immediata apertura di un Tavolo presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali per affrontare l’emergenza.

Le notizie confuse che giungono dall’Europa, l’amplificazione mediatica della vicenda che ha messo ingiustamente sotto accusa soprattutto cetrioli e la mancanza di un’informazione chiara si stanno rivelando -sottolinea la Cia- devastanti per il settore.

Il problema va affrontato con la dovuta incisività. 
Sono doverosi i controlli che si stanno facendo, ma è necessario che si avvii subito un’informazione capillare nei confronti dei consumatori che, davanti a questi casi, restano completamente disorientati e rispondono solo riducendo gli acquisti dei prodotti “incriminati”. 
Non bastano le assicurazioni, pur importanti, da parte delle autorità sanitarie, occorre che si diano indicazioni chiare anche sull’etichettatura che per il settore dell’ortofrutta deve contenere per legge il luogo di origine del prodotto.

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