Amatulli su sviluppo industriale: “Ora la ripresa di un confronto per fare il punto sul Bando Valbasento”

La presenza a Matera dell’assessore alla Attività Produttive della Regione, Marcello Pittella e la conferenza stampa da lui tenuta insieme al commissario del Consorzio industriale, Gaetano Santarsia, riportano finalmente la questione Valbasento all’attenzione della comunità regionale”. 
E’ il commento del giorno dopo del segretario provinciale della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli. 
“Negli ultimi anni – spiega l’esponente sindacale – siamo stati purtroppo impegnati per la gestione della cassa integrazione e delle mobilità che hanno riguardato molti lavoratori il cui futuro è divenuto preoccupante. 
 Si tratta di una vicenda arrivata ad un punto decisivo visto che, ad oggi, le migliaia di posti di lavoro perse negli ultimi anni non sono state compensate.
 Ci sono moltissime famiglie del territorio che avevano riposto nella Valle un’occasione di stabilità e che ora sono finite nel baratro. 
Nel dare atto a Santarsia di aver ripianato i debiti, registriamo volontà politica dell’assessore di voler rilanciare l’area della Valbasento puntando su aeroporto, investimenti nelle aree industriali e fotovoltaico. 
“Quanto all’aviosuperficie Pista Mattei – sostiene Amatulli – questa non può essere una storia infinita. Il progetto finanziato attualmente per una pista di 1400 metri, deve essere portato immediatamente a compimento con la contestuale individuazione del soggetto che si dovrà occupare della gestione aeroportuale in attesa dell’allungamento della pista che resta l’obiettivo da raggiungere. Naturalmente già questa prima fase è utile a supporto del turismo regionale, dell’area industriale e della nostra agricoltura intensiva di qualità”. 
Sull’annunciato impegno riguardo il potenziamento dello sfruttamento del fotovoltaico, Amatulli ritiene fondamentale intervenire sulla questione energetica. “Effettivamente – aggiunge il leader materano della Cisl – la bolletta energetica è troppo alta ed ha fatto perdere competitività sui mercati alle aziende del territorio. La cosa inoltre, ha finito per fare da deterrente verso nuovi insediamenti, visto che il sito per tale ragione è stato ritenuto poco attrattivo. 
Per cui ben vengano tutte le iniziative nel campo delle energie alternative a maggior ragione se si considera che i progetti proposti nel passato concernenti centrali a turbo gas, la cui “mission” era sempre quella di consentire l’abbattimento dei costi di produzione per essere elemento di competitività e di attrazione non hanno trovato attuazione”. 
In conclusione, Amatulli auspica, ritenendola necessaria “la ripresa di un confronto tra le parti per fare il punto sul Bando Valbasento ancora in fase di definizione, che alla luce delle esperienze passate, non ha fino ad ora fatto intravedere in maniera tangibile e concreta, l’inizio del rilancio strutturale della Valle intesa come sistema produttivo, in cui vi siano tutta una serie di convenienze localizzative. 
Siamo di fronte ad un numero consistente di imprese che hanno fatto richiesta di partecipare ai bandi per ampliare la loro attività produttiva oppure, avviare nuovi insediamenti. 
Anche perché le continue chiusure di pezzi di produzione o di imprese hanno determinato un processo di crisi preoccupante. 
Oltre allo sblocco dell’aviosuperficie per supportare la fase di rilancio della Valbasento – conclude Amatulli – devono andare in funzione la piattaforma logistica e la piattaforma ecologica, che sembrano completate ma per vari motivi sono ancora inutilizzate. 
Crediamo sia inoltre necessario accelerare la definizione della bonifica dei siti e ricreare un maggior protagonismo delle associazioni imprenditoriali che devono insieme alla Regione Basilicata, iniziare a credere nuovamente e seriamente in una nuova fase decisiva e duratura della Valbasento per creare sviluppo al nostro territorio insieme a nuovi posti di lavoro di cui ce n’è tanto bisogno”.

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