Alluvione: De Filippo spiega quanto fatto dalla Regione

Conferenza stampa fiume lunedì mattina del Presidente della Regione, Vito De Filippo, che ha analizzato nel dettaglio tutti gli argomenti caldi che interessano la nostra Regione, dal petrolio ai fondi Fas il presidente non ha tralasciato le problematiche che da ormai cinque mesi affliggono gli alluvionati del Metapontino. A detta di De Filippo, la Regione ha messo in campo tutte le azioni possibili in favore delle aziende del Metapontino danneggiate dall’alluvione del primo marzo scorso. 
A quasi cinque mesi, però, manca l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri che indica le modalità di attuazione del dichiarato stato di calamità. Condizione essenziale per la rilevazione dei danni e la concessione di aiuti legati al riconoscimento di una percentuale del danno.
Dopo aver impugnato davanti alla Corte Costituzionale la cosiddetta “tassa sulle disgrazie”, la Regione ha ottenuto, d’intesa con i parlamentari lucani, l’impegno a sostenere la richiesta della Basilicata di sostituire con risorse proprie quelle che dovrebbero essere ottenute dalla “tassa sulle disgrazie” come condizione per accedere al Fondo nazionale di Protezione Civile per il ristoro dei danni causati dall’alluvione del primo marzo e per mettere definitivamente in sicurezza il territorio. 
Immediati sono stati gli interventi della Regione e della Protezione Civile per fronteggiare l’emergenza per la quale è stata creata una cabina di regia. Nonostante l’assenza del governo, la Regione ha destinato 2,5 milioni di euro al ripristino del potenziale produttivo delle imprese agricole alluvionati, facendo ricorso alla Misura 126 del Regolamento della Comunità Europea 1698/05.

”Nei mesi scorsi – ha spiegato De Filippo – risorse pari a 100 mila euro sono state assegnate alle imprese agricole che hanno subito danni oltre il 30 per cento della produzione lorda vendibile per contributi in conto capitale. 
Cento mila euro sono stati erogati a favore dei Consorzi di difesa per concedere contributi fino a 15 mila euro quali anticipi su eventuali e future indennità in favore di imprese agricole alluvionate che abbiano subito una perdita di almeno il 70 per cento della produzione lorda vendibile. 
Duecentomila mila euro – conclude – sono stati destinati al ristori dei danni alle imprese che hanno registrato perdite di bestiame. 1,5 milioni di euro al Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto per l’abbattimento dei canoni irrigui.”
In autunno continueranno le interlocuzioni per sbloccare la situazione di impasse e sollecitare al governo gli atti necessari per ristorare le aziende.
Intanto il comitato in difesa delle Terre Joniche che, per non provocare disagi ai cittadini che si recavano in vacanza, ha interrotto il presidio sulla statale 106 Jonica, promette nuove forme di protesta volte ad ottenere l’ormai famosa ordinanza ministeriale.

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