Alluvione: annunciato il Forum per la messa in sicurezza del territorio

Si svolgerà fra il 13 ed il 15 luglio fra Metaponto e Marina di Ginosa il Forum per la messa in sicurezza del territorio.

Lo ha annunciato in una conferenza stampa il Comitato per la difesa delle Terre Joniche. 
Importanti le presenze annunciate.
Fra le altre quelle del professor Giuliano Cannata, ingegnere idraulico dell’Università di Siena, già commissario dei bacini fluviali del Volturno e di Sarno, della professoressa Laura Marchetti, dell’Università di Foggia, membro del Forum ambientalista, esperta di partecipazione e beni comuni, di Pio Acito, disaster Manager, e di Giovanni Samela, esperto di sistemi agricoli e turistici.

Si conferma, così, il doppio impegno del Comitato: mettere in sicurezza il territorio e garantire i risarcimenti a chi è stato colpito.
Del resto la prima azione di messa in sicurezza è quella di garantire il mantenimento delle attività umane di vita e gestione: “se consentiamo la desertificazione e l’abbandono delle nostre terre e dei bacini fluviali – spiegano in una nota i membri del Comitato – non sarà possibile alcuna seria azione di tutela e valorizzazione”.
Per questo il comitato, mentre si impegna nel forum, rilancia l’iniziativa sulla vertenza per le emergenze ed i risarcimenti: “se entro la data del forum non ci saranno risposte conseguenti agli impegni assunti – spiega ancora la nota – il Comitato si è dichiarato pronto a rilanciare anche con forma clamorose la mobilitazione”.

“I parlamentari a Roma sanno bene quali sono i problemi – spiega il portavoce del Comitato, Gianni Fabbris – occorre sbloccare l’ordinanza del presidente del Consiglio dei Ministri, rendendo spendibili le risorse che la Regione ha dichiarato di voler garantire senza applicare il sistema di tassazione previsto dal mille proroghe ed aggiungendo le altre che il Governo nazionale deve rendere disponibili. Bene, dunque, l’impegno garantito dal senatore Latronico con il Governo nazionale per rendere utilizzabili le risorse regionali oltre il patto di stabilità.”
Siamo certi – ha aggiunto Fabbris – che tutti i parlamentari sanno che senza un impegno altrettanto certo del Governo a destinare altre risorse fino al fabbisogno necessario, tutto sarebbe inutile e, dunque, che occorre andare fino in fondo in tempi rapidi come indicato dall’emendamento unitario proposto in Commissione agricoltura del Senato e come il ministro Romano si è impegnato a sostenere”.

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