Ad Accettura l’iniziativa “Ragazzi non cadete nella rete”

20aprile

Sono giovanissimi e quasi sempre connessi, usano WhatsApp, Instagram e Facebook, conoscono abbastanza bene le regole che governano la privacy della rete, ma non i rischi del web. Un identikit della generazione dei sempre online. Vittime e carnefici di alcuni fenomeni dilaganti: cyberbullismo, adescamento online, e sicurezza della privacy.

Sabato scorso presso la sala consiliare del comune di Accettura, studenti e genitori hanno parlato di questa problematica,partecipando all’incontro informativo “Ragazzi non cadete nella rete. I pericoli e le opportunità del web”. Organizzato, in un’ottica di prevenzione primaria, dall’associazione polisportiva “Franchino Trivigno”.

Antonio Trivigno, il presidente dell’associazione che ha organizzato l’evento, e Giovanni Robortella, dirigente scolastico IC “G. Garibaldi” hanno dato il via all’incontro. A sviluppare la tematica sotto i vari profili c’erano: Caterina Policaro, social media observer e digital champion Basilicata, Luigi Bradascio presidente della IV commissione consiliare regionale (Politica sociale), Vincenzo Giuliano, garante per l’infanzia e l’adolescenza, e l’onorevole Maria Antezza, segretario della commissione parlamentare bicamerale per l’infanzia e l’adolescenza.

Il convegno si è concentrato, così come anticipa il titolo dato all’iniziativa, sui pericoli e sulle opportunità offerte dal web. Si è cercato di far comprendere ai ragazzi le conseguenze del bullismo online, con la proiezione di video e commenti a caldo, dispensando consigli pratici per un corretto e sicuro utilizzo delle tecnologie informatiche.

I relatori hanno spiegato in maniera unanime, che la rete offre innumerevoli possibilità, personali e sociali, informative, formative e relazionali. Bisogna però fare attenzione ai pericoli, perché meno immediatamente percepibili, per questo si tende ad ignorarli o a sottovalutarli. Tra questi il cyberbullismo, che nasce dall’uso delle nuove tecnologie per intimorire, molestare, mettere in imbarazzo, far sentire a disagio o escludere altre persone.

Questa devianza telematica ha precise caratteristiche e diverse sono le forme in cui può manifestarsi. Gli effetti vanno dalla sofferenza emotiva fino alla depressione e alle idee suicide della vittima, potendo costituire anche una violazione del codice civile e/o del codice penale. Per difendersi bastano poche, semplici ed efficaci precauzioni durante la navigazione.

Antonello Lombardi

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