A Rotondella la settimana del benessere psicologico

 

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Quella svoltasi a Rotondella è stata una delle 40 conferenze che hanno interessato 37 centri lucani, organizzati dall’Ordine degli Psicologi della Basilicata nel quadro delle iniziative relative alla settimana del “Benessere Psicologico”, conclusasi nella prima metà di maggio.

Ai saluti del sindaco Vincenzo Francomano e dell’assessore alle Politiche sociali, Roberto Giannantonio, hanno fatto seguito le relazioni delle psicologhe Nicolina Cristiano e Carmela Serio sul tema “La disabilità negli occhi di tutti”.

Interventi che nel complesso non hanno mancato di focalizzare alcune tematiche relative al disagio sociale e familiare nonché di sottolineare l’importanza di una figura professionale come quella dello psicologo che va assumendo un ruolo sempre più importante all’interno delle comunità.

Giannantonio, nel presentare l’incontro rotondellese, ha fatto riferimento ad alcune iniziative (Work-experience e “Ambiente solidale”) che l’Amministrazione ha, di recente avviato, per offrire risposte occupazionali, seppure di breve durata a situazioni di disagio giovanile.

Francomano ha sottolineato il ruolo del Comune per quel rapporto diretto  con i cittadini (quasi un centro d’ascolto del disagio) nonché la pesante situazione economica nazionale che si riflette sulle piccole realtà incidendo in termini assai pesanti proprio sulla spesa socio-assistenziale e sanitaria.

Gli interventi che pure vengono realizzati risultano troppo spesso insufficienti come risposta adeguata alla domanda sociale.

Si avverte, quindi, l’esigenza di costruire un rapporto nuovo tra i diversi soggetti ed è interesse dell’Amministrazione proseguire -se possibile- nei nuovi percorsi socio-assistenziali che sono poi anche percorsi di dialogo tra cittadino e amministrazioni locali in un momento di pesante incertezza.

Ampia relazione della d.ssa Nicoletta Cristiano, psicologa dal 2005, che ha trattato il tema complesso della “disabilità” all’interno dei nuclei familiari e della stessa società. Pietà, vergogna, essere prevenuti, solitudine sociale. Ma la gestione della disabilità -è stato detto- deve procedere nella giusta dimensione evitando di penalizzare il bambino in quel ciclo vitale che lo stesso vive, funzionale al suo sviluppo, né il nucleo familiare che avverte maggiormente il peso della diversità.

La figura dello psicologo diventa quindi fondamentale per indirizzare nel giusto modo la costruzione di un rapporto complesso e variabile in relazione ai cicli della crescita e della maturazione dei rapporti in ambito sia familiare che sociale del disabile.

Altro intervento quello della d.ssa Carmela Serio (operatrice della Pippo’s House, una cooperativa con sede a Policoro che opera nei servizi socio-assistenziali nel comprensorio nonché di assistenza ai minori). Ha illustrato le attività svolte con i disabili nel corso di questi ultimi anni sviluppando proficuamente esperienze come il laboratorio della creatività ed attività in ambito sportivo che mettono in luce il superamento delle difficoltà nella stessa quotidianità.

 

 

 

 

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