A Pisticci si ricorda Mario Terso

“Mario Terso: l’uomo, l’amico, l’artista”.

E’ questo il titolo dell’appuntamento di sabato prossimo, che avrà inizio alle 21.00, presso la sede dell’Associazione Etnie di Tinchi, in viale Magna Grecia.

 In occasione dell’incontro verrà allestito un percorso espositivo con opere e foto dell’artista, curato da Giambalvo Letizia e Vitaliano Napolitano, fotografi e nipoti di Mario Terso e introdotto dal maestro d’arte Vito Antonio Baglivo e da una serie di testimonianze di amici e famigliari che lo ricordano con grande affetto.

Mario Terso, artista ed ecologista, scompare a Roma nel 2008, a causa di una fibrosi polmonare. 
In vita si è mostrato sempre sensibile e attento alle problematiche ambientali e culturali del suo territorio. 
Dopo l’esperienza universitaria romana è tornato a Pisticci e ha ricoperto l’incarico di funzionario comunale, dapprima nell’ufficio tecnico e in seguito nell’ufficio ambiente. 
E’ stato il fondatore della prima sede del Wwf di Pisticci e in seguito socio fondatore delle associazioni culturali Etnie ed Allelammie.

In qualità di funzionario dell’ufficio tecnico, nel 1993, si è occupato, nell’ambito del progetto “Archeologia della Costa Jonica – Pisticci e il Metapontino”, dell’allestimento della Mostra didattica e della realizzazione delle carte archeologiche del territorio di Pisticci.

La grande passione per la musica lo ha spinto, inoltre, alla scrittura di brani popolari per gli Sholò, gruppo musicale al quale è stato sempre vicino, soprattutto per la sua amicizia con il batterista Antonio Caramuscio (Presidente dell’Associazione Etnie). 
Da diversi anni era impegnato in un progetto di recupero e valorizzazione di due importanti siti naturalistici del territorio di Pisticci, a forte rischio di degrado: Fosso La Salsa e Fosso La Noce.
Ha vissuto gli ultimi anni della sua vita a Marconia, in compagnia di amici e famigliari e soprattutto dei suoi cari animali, cani e gatti, di cui ha amato circondarsi fin da giovane età.
Mario Terso si rivela fin dall’inizio della sua attività artistica, talento eclettico, occupandosi di pittura, scultura, fotografia e scrittura. 
Nella sua produzione grafica e pittorica appaiono evidenti i legami con temi etnografici delle culture americane precolombiane, africane ed orientali che si intrecciano con elementi naturali. 
La raffigurazione continua di essenze vegetali e il richiamo al mondo naturale rappresentano la volontà da parte dell’artista di salvaguardare la natura continuamente minacciata dalle attività umane.

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