A Montalbano presentato il libro “Ho scritto d’amore”

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“Ho scritto d’amore – Voce di una mamma” è il libro edito Albatros Il Filo, scritto da Fausta Losquadro, insegnante pisticcese in pensione, presentato la scorsa domenica a Montalbano Jonico.

E’ il racconto di un percorso di fede che l’autrice compie in seguito ad un tragico evento che irrompe nella sua vita: l’incidente mortale di suo figlio Mariano.

Da quel momento tutto cambia per la sua famiglia.

La sofferenza è soffocante e sembra non esserci via di uscita.

Il dolore travolge, non c’è pace al turbamento dell’anima ma poi, il sollievo della fede, che giunge sotto forma di pace rigeneratrice e come catalizzatore per il recupero della serenità.

“Quando questi eventi nefasti colpiscono la nostra vita la sofferenza non ha fine, ma si impara a sopportarla con l’aiuto di Dio”.

La fede è il dono salvifico che ti salva dalla disperazione.

Il protagonista del libro, sostiene l’autrice è l’amore.

L’amore per il figlio, per la vita, che Mariano amava tanto, l’amore per Dio.

Il coraggio per scrivere e raccontare il dolore, Fausta lo trova nella volontà forte e nella necessità interiore di dover trasmettere agli altri, a chi si trova a vivere la sua stessa esperienza, il messaggio che con la fede ci si può salvare; si può riconquistare la serenità di prima appigliandosi ad una speranza certa; Il dolore può essere tramutato in fede nella consapevolezza che anche quest’ultimo è l’attuazione del disegno divino.

Lo storico Giovanni Coniglio, presente alla serata, si riferisce al libro come un testo che parla di morte ma che diffonde vita.

La scrittrice Edvige Cuccarese lo riassume con un grafico che descrive il movimento che l’animo umano compie dopo un evento imprevedibile come la morte di un caro.

Prima la vita serena che scorre, poi la tragedia, che porta a dei picchi di turbamento, poi l’incontro con Dio e la serenità riacquistata.

Nella copertina del libro sono raffigurati il mare e un gabbiano bianco in volo.  Mariano amava il mare.

Il gabbiano rappresenta la nostalgia per lui che più aumenta, più vola alto, allontanandosi dal letto del mare. Immagine allegorica quanto suggestiva.

Presenti all’incontro anche l’assessore alla Pubblica Istruzione Leonardo Rocco Tauro, Don Vincenzo Sozzo, parroco di Santa Maria delle Grazie, che ha ospitato l’evento e il cantastorie valsinese Mimmo Rago.

L’autrice non poteva conclude che con un messaggio d’amore e di speranza: “La terapia al dolore è Cristo, nel nostro cuore la maniglia è all’interno, siamo noi che spalanchiamo le nostre porte a lui.”

Mariangela Di Sanzo

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